RSL svizzera alla sosta invernale: il bilancio
Sosta invernale, quindi, per la Raiffeisen Super League svizzera la quale, quest’anno, per motivi legati ai campionati del mondo in Russia, ha disputato la prima giornata di ritorno prima della sosta invernale, nel passato fine settimana. È quindi possibile fare un primo bilancio del torneo il quale, come abbiamo detto più volte, è quest’anno decisamente più incerto delle precedenti edizioni.
La testa della classifica, per prima cosa. Quest’anno, a festeggiare il titolo di campione d’inverno, andando alla sosta da primo in graduatoria, c’è lo Young Boys di Hütter. Certo, i gialloneri hanno avuto un periodo di leggera flessione, e hanno perso, in un paio di settimane, 5 delle 7 lunghezze di vantaggio che avevano sul Basilea compione uscente. Però, domenica a Lucerna, hanno ottenuto una vittoria convincente e autorevole.
I numeri del girone d’andata (escludendo le partite del fine settimana, quindi) ci dicono che la capolista ha ottenuto 37 punti in 18 giornate (oltre 2 per partita), frutto di 11 vittorie, 4 pareggi e 3 sconfitte (39 gol fatti e 18 subiti). In casa, gli Orsi hanno fatto quasi bottino pieno, con 7 affermazioni, 1 pareggio e una sola sconfitta (26 gol fatti e 9 subiti) nel derby con il Thun capace, nel girone d’andata, di batterli in entrambe le partite: non male, per Tosetti e soci.
I bernesi hanno avuto, nelle ultime 5 partite del girone d’andata, una flessione (2 pareggi, una sconfitta e “solamente” 2 vittorie). A voler guardare, uno dei due pareggi è stato ottenuto in casa del Basilea, e ha quindi un grande peso specifico. Tuttavia, tenendo presente il solo girone d’andata, la differenza l’hanno fatta i renani i quali, dopo il pareggio interno con i bernesi, hanno inanellato una serie impressionante di 4 vittorie consecutive, segnando 16 reti, e subendone solo 3.
Domenica, prima di ritorno, hanno vinto entrambe. Vedremo dopo la sosta come si comporteranno, con i renani attesi dalla sfida proibitiva in Champions League contro il City di Guardiola: due partite che, sicuramente, dreneranno energie alla squadra rossoblù. La sfida tra le due corazzate svizzero tedesche si ripeterà anche nella semifinale di Coppa svizzera, in programma a Berna, il 27 febbraio.
Il Basilea, quindi. Dopo una partenza interlocutoria, che aveva fatto pensare al peggio, si è ripreso, ottenendo la qualificazione agli ottavi di finale di Champions League, rientrando anche alla grande nella lotta per il titolo dopo che, in autunno, si era trovato addirittura in quarta posizione in classifica. Il giovane allenatore Wicky, a quanto sembra, ha trovato un nuovo equilibrio per il suo gruppo, il quale può contare su un Lang in grandissima forma e su un attacco dove giocatori come Steffen, Oberlin ed Elyonoussi (senza dimenticare van Wolfswinkel, infortunato da tempo, ma che ha già fatto vedere buone cose) stanno facendo un’ottima stagione. La difesa, dopo il tracollo a Losanna dello Zurigo, domenica scorsa, detiene la palma di migliore del torneo e sono in moltissimi a credere che, anche questa volta, alla fine saranno loro a vincere.
Dietro, la lotta per gli altri due posti che contano potrebbe regalare sorprese, vista la classifica corta. A Zurigo, San Gallo e Grasshopper, infatti, potrebbe aggiungersi il Losanna, che ha ottenuto buoni risultati in quest’ultimo scorcio di stagione. Lo stesso Lugano, pur ora nelle secche della bassa classifica, se dovesse trovare continuità, libero com’è da impegni extra campionato, ha un organico tale da poter dire la sua.
Le due tigurine hanno storie differenti, con uno Zurigo sinora regolare, che segna poco ma subisce (almeno sino alla disastrosa partita di domenica scorsa) meno degli altri, fisicamente ben messo, e un Grasshopper il quale, dopo una falsa partenza, ha trovato, con l’arrivo di Yakin, equilibrio in difesa e concretezza nelle ripartenze, nonostante la grave assenza (per qualche mese) del forte attaccante Jeffrén. Le due squadre saranno protagoniste, in febbraio, di un derby, in Coppa svizzera, che promette scintille.
Il San Gallo ha buoni elementi da centrocampo in su, gioca un buon calcio, segna nella media delle rivali ma (stranamente, a dire il vero), finora, Contini non ha trovato i giusti equilibri difensivi: 37 gol (peggiore difesa del torneo) subiti sono veramente tanti, per una squadra con ambizioni di alta classifica. Il mercato invernale potrebbe essere l’occasione per porre rimedio a questa problematica.
Dietro, la lotta per non retrocedere è apertissima. Del Lugano abbiamo già scritto nei giorni scorsi. Il Thun ha fatto benissimo in diverse occasioni (due vittorie contro lo YB), ma, pur con un organico complessivamente di buon livello, è una squadra giovane che commette, a volte, distrazioni in difesa, ha un portiere di riserva (che sta sostituendo il titolare) non all’altezza. Si tratta però di un cliente difficile per tutti, considerando anche che, in casa, ha il vantaggio di giocare sul campo sintetico.
Poi ci sono le due “nobili decadute”, Lucerna e Sion. Entrambe con organici e ambizioni d’alta classifica a inizio torneo, si stanno dibattendo (soprattutto i vallesani) in una zona di classifica alla quale non sono abituate. Insomma, è veramente difficile prevedere chi potrebbe scendere in Challenge League a maggio: tutte le squadre coinvolte hanno organici in grado, con un minimo di continità, di risalire la china.
La classifica, poi, è cortissima: tra il Sion ultimo e il San Gallo quarto ci sono 10 punti: sono 3 vittorie o 3 sconfitte consecutive, punto più, punto meno. Non proprio un’eventualità remota, nel calcio svizzero. Di conseguenza, aspettiamoci di tutto. Ma proprio di tutto.