Il Milan supera senza affanni l’Hellas Verona, vincendo per 3-0 e conquistando così la qualificazione ai quarti di finale di Coppa Italia, dove troveranno i “cugini” dell’Inter: decidono le reti di Suso, Romagnoli e Cutrone in una sfida largamente dominata dai rossoneri, con gli scaligeri quasi mai riusciti a creare pericoli alla difesa avversaria. Ma la serata sarà ricordata anche per i tantissimi fischi che hanno accompagnato Donnarumma per tutta la gara: un chiaro messaggio di protesta nei confronti dell’estremo difensore classe ’99, apparentemente destinato a salutare Milano.
Dopo le clamorose dichiarazioni di Raiola a inizio settimana che hanno messo nuovamente in dubbio il futuro di Donnarumma in rossonero, l’aria che si respira nella notte di San Siro è assai pesante, come poche volte negli ultimi anni. Il portiere classe ’99, l’uomo più tristemente atteso della serata, viene fischiato da buona parte della tifoseria sin dai primi istanti di gara e a ogni pallone toccato, facendo passare quasi in secondo piano la partita stessa contro l’Hellas Verona.
D’altro canto, i bassi ritmi dei primi 20′ della partita non forniscono particolari motivi ai tifosi per allentare la propria protesta (fatta eccezione per un bel tiro a giro di Bonaventura terminato di poco a lato), seppur con il passare dei minuti il pallino del gioco finisca interamente nelle mani del Milan. E al 23′, i fischi possono finalmente lasciar spazio agli applausi, grazie a Suso che riesce a portare in vantaggio i rossoneri: lo spagnolo fa partire un cross molto tagliato in area, con il pallone che attraversa l’area senza essere toccato da nessun rossonero, ma nemmeno da Silvestri, e finisce così direttamente in porta. Da questo momento, gli uomini di Gattuso danno via al loro assolo, finendo per creare scompiglio nella già disorganizzata difesa scaligera a ogni offensiva. E, pochi minuti più tardi, dopo una gran parata di Silvestri con il corpo sul tiro di Cutrone ormai davanti alla porta, arriva anche il 2-0 rossonero: sul cross dalla sinistra di Bonaventura, André Silva mette in mezzo il pallone colpendolo al volo e Romagnoli, a pochi passi dalla linea di porta, deve solo appoggiare in rete. Un gol che mette di fatto in ghiaccio la qualificazione contro un Verona fin troppo passivo e impreciso, permettendo ai padroni di casa di respirare e di creare qualche nuova occasione senza soffrire fino al duplice fischio dell’arbitro.
Deciso a provare almeno a riaprire la gara, Pecchia mette in campo nella ripresa Verde al posto di un Fares in grande difficoltà e, con l’esterno di proprietà della Roma, l’Hellas Verona comincia a offrire qualche spunto in più, sfiorando persino il gol con Fossati che, sul cross di Souprayen, manda a lato da buona posizione. Ma è l’ultimo acuto prima della terza rete milanista che chiude definitivamente la gara: Suso mette in mezzo all’area l’ennesimo cross preciso della sua gara e stavolta si avventa Cutrone che, girando di testa, infila un incolpevole Silvestri, tornando così al gol. Un duro colpo per gli ospiti, che inevitabilmente tornano ai ritmi del primo tempo, lasciando i rossoneri liberi di giocare con più serenità e rischiando di subire più volte la quarta rete: le occasioni migliori capitano sui piedi dei neoentrati Antonelli e Biglia, ma il sinistro incrociato dell’ex Genoa si spegne sul fondo di nulla, mentre il tiro a giro del centrocapista argentino si stampa contro la traversa. Ma il finale di gara si gioca a ritmi di un allenamento, con Gaviucci che manda tutti negli spogliatoi sena recupero: il Milan travolge l’Hellas Verona per 3-0 e vola ai quarti di finale di Coppa Italia, dove affronterà l’Inter nel primo derby dell’era Gattuso.
MILAN-HELLAS VERONA 3-0 (2-0)
Milan (4-3-3): Donnarumma 6; Calabria 6, Bonucci 6.5, Romagnoli 6.5, Rodríguez 6; Kessié 6, Montolivo 6.5 (66′ Biglia 6), Bonaventura 6.5 (59′ Antonelli 6); Suso 7.5 (59′ Borini 6), Cutrone 7, André Silva 6.5. A disp.: Donnarumma A., Guarnone, Abate, Gómez, Musacchio, Paletta, Zapata, Zanellato, Kalinić. All.: Gattuso 7
Hellas Verona (4-4-2): Silvestri 5.5; Ferrari 5 (67′ Felicioli 6), Heurtaux 6, Souprayen 5.5, Fares 5 (46′ Verde 6); Romulo 5.5, Zuculini 5, Fossati 5, Bessa 6; Lee 5 (57′ Valoti 6), Kean 5. A disp.: Coppola; Laner, Pazzini, Zuculini F., Gonzales, Calvano, Tupta, Bearzotti, Danzi. All.: Pecchia 5
Arbitro: Gavillucci della sez. di Latina
Marcatori: 22′ Suso, 30′ Romagnoli, 55′ Cutrone