Home » Right Here, Right Now – La stella Jordan prova a brillare. Shield tra regni e occasioni sfumate

Right Here, Right Now – La stella Jordan prova a brillare. Shield tra regni e occasioni sfumate

Foto: Twitter @JasonJordanJJ

Jason Jordan, l’ennesimo gioiello uscito da NXT, un altro talento che sta provando a ritagliarsi spazio e considerazione a Raw. Sui risultati della gestione stabilita dai bookers al fini della valorizzazione del talento dovremo restare alla finestra a pazientare, senz’altro il ruolo del figlio di Angle potenzialmente rischia di trasformarsi in un autentico boomerang. Va inoltre sottolineato come il trascinare nel tempo il discorso dell’infortunio alla gamba si stia rivelando duro da digerire. Si vuole far perdere il ragazzo nelle sfide contro i top ma facendogli comunque fare bella figura? Sarebbe comunque stato possibile anche senza ricorrere ad una gamba fasciata…

Siamo qui anche per valutare il bicchiere mezzo pieno, oppure ben al di sopra della metà… L’ex compagno di coppia Chad Gable ha sfoderato un altro match da urlo, mettendo in visibilio il pubblico pronto a contestarlo durante il precedente segmento parlato, nel quale a mio parere è comunque riuscito ad interpretarlo con personalità e buona qualità nonostante la giovane età. Roman Reigns ha più volte rischiato lo schienamento, Jordan è andato vicinissimo alla conquista del titolo intercontinentale, il cui passaggio di padrone era comunque difficile da credere. Il Mastino l’aveva conquistato da poche settimane e dietro l’angolo ecco l’ostico ostacolo rappresentato da Samoa Joe, ancora a secco di titoli nel roster principale.

Non va meglio ai rimanenti componenti dello Shield, la loro rivincita ai titoli di coppia è andata a vuoto. Sheamus e Cesaro hanno tenuto botta, provando prima a ricorrere al fattore squalifica, poi approfittando delle interferenze esterne e del conseguente caos. Si tratta semplicemente di un rinvio, oppure davvero i bookers hanno deciso di consolidare il nuovo regno degli europei? Rollins ed Ambrose per quanto tempo saranno gestiti senza un obiettivo concreto a portata di mano? Dopo oltre 3 anni la stable più famosa del wrestling moderno è stata ricomposta, ma vanno ancora comprese le intenzioni della federazione.

Con il titolo universale solidamente attorno alla vita di Brock Lesnar e Strowman impegnato in un feud almeno discutibile con Kane vista la qualità dei match offerti contro gli attuali top in circolazione, soprattutto in questa fase l’architetto deve centrare un obiettivo titolato e dove può soddisfare la propria fame di successo? Stesso discorso può essere fatto per Ambrose, il quale, nonostante una qualità sul lottato ben al di sotto del compagno tag – team, resta in prima fila dei rating WWE. Ci auguriamo che almeno chi possiede potere decisionale abbia le idee ben chiare e non sia costretto ad improvvisare, oppure a prendere una decisione definitiva in extremis, con il serio rischio di creare storylines incapaci di stare autonomamente in piedi.

In particolare in uno scenario simile l’assenza di The Miz tra lottato e intrattenimento manca e tanto. Negli ultimi anni bookers, alcuni addetti ai lavori e fedeli della disciplina avevano sottovalutato il peso specifico di un atleta e un personaggio simile, capace di ritornare in auge dopo un lungo periodo di anonimato seguente all’iniziale boom. Gli impegni extra ring hanno portato il marito di Marise a prendersi una pausa, in un periodo nel quale il titolo intercontinentale può davvero essere considerato l’unico messo in gioco con frequenza. Brock Lesnar ha blindato la cintura massima, lotta con il contagocce ed esclusivamente nei ppv. Siamo in attesa di capire chi sarà ritenuto così devastante da porre fine al suo regno.

Qualcuno pensava Samoa Joe, alcuni Roman Reigns, un numero crescente di appassionati aveva orientato i propri pronostici a favore di Strowman, oggetto di un notevole e ben riuscito push, con vittorie sui top e incredibili prove di forze. Ma in qualche modo la Bestia si è salvata e ora il mostro che cammina tra gli uomini deve fare i conti con il millesimo ritorno della Big Red Machine. Restiamo in attesa di delucidazioni…