Coppa svizzera quarti di finale: Zurigo e Basilea le prime semifinaliste
Prima giornata, questa sera, dei quarti di finale della Coppa svizzera. Tutte le otto squadre rimaste, in questa edizione, sono militanti in Super League; tuttavia, non per questo, sono venute meno le emozioni, caratteristica di questa manifestazione, la più amata dagli appassionati di calcio elvetici.
A Basilea, i campioni di Svizzera, nonché detentori del trofeo, nonostante il turnover, sono partiti forte, opposti al Lucerna ultimo in classifica in campionato, passando in vantaggio, al 14′, con Lang, bravo a insaccare, sul secondo palo, dopo un traversone dalla sinistra. Immediata la reazione ospite e pareggio, con un po’ di fortuna, messo a segno da Schürpf 7′ più tardi: tiro da fuori, deviazione di Lang e pallone che s’impenna, con una parabola beffarda, che s’infila alle spalle di Salvi.
Nella ripresa, renani di nuovo in vantaggio, ancora grazie all’esterno difensivo nazionale rossocrociato. Punizione dalla tre quarti di Zuffi, pallone respinto di pugno da Omlin, che arriva dalle parti di Lang: conclusione al volo del numero 5, e sfera che si insacca sul palo lontano, per il 2-1. L’incontro è quindi proseguito, coi rossoblù a controllare e gli ospiti a cercare il pari, ma senza che il risultato si modificasse: in semifinale va, quindi, il Basilea.
Partita molto più emozionante, invece, a Zurigo, dove, contro la terza forza del campionato, era di scena il Thun, nono in graduatoria. I bernesi, tuttavia, hanno dimostato di non voler fare la vittima designata e, prima con Sorgić (8′, con un pregevole colpo di tacco) e dopo con il ticinese Rapp (24′, finalizzando un’azione di contropiede, con una conclusione sul primo palo) hanno messo a segno un 1-2 che ha gelato il Letzigrund, più di quanto non avesse fatto il freddo gelido della serata tigurina.
Nella ripresa, la reazione veemente dei padroni di casa che, al 51′, hanno accorciato le distanze con Kone, imbeccato da Dwamena, con la complicità di Ruberto, che si è fatto infilare da un diagonale sul suo palo. I padroni di casa hanno continuato a fare gioco, in particolare sulla fascia sinistra, dove Dwamena si è dimostrato una spina nel fianco dei biancorossi (stasera in maglia gialla). Al 77′, i bernesi sembravano aver messo al sicuro la qualificazione grazie ancora a Rapp, fasciato alla testa a causa di uno scontro di gioco di qualche minuto prima, rapido e implacabile a insaccare una respinta del portiere avversario.
Poi, a fine partita, i fuochi artificiali dello Zurigo, che è andato in gol all’85’ con un colpo di testa di Frey (ma, sulla punizione di Rodríguez, c’era forse un giocatore in attacco in fuorigioco). Ultimi minuti al cardiopalma, con Thelander che ha trovato il pari al 90′, su cross di Pa Modou, e con la complicità ancora del portiere avversario, e in sospetta posizione di fuorigioco. Nei minuti di recupero, il clamoroso 4-3 messo a segno da Frey, con una gran conclusione da fuori area: Zurigo in semifinale, e pubblico di casa in festa.