Stagione che vivi, penalizzazioni che trovi: è il solito trantran dell’insostenibile instabilità della Serie C. Si preparano già i ricorsi e chi vivrà, vedrà.
La Sezione Disciplinare del Tribunale Federale Nazionale, infatti, ha sanzionato cinque società di Lega Pro per violazioni CO.VI.SO.C.: 3 punti in classifica per l’Akragas, 2 punti per l’Arezzo e penalizzazione di 1 punto per Santarcangelo, Matera e Fidelis Andria.
Analizziamo caso per caso: l’Akragas già ultima in classifica scende a quota sei punti distante adesso ben nove lunghezze dalla salvezza. Il provvedimento non giunge inaspettato perché ha origine nel 2012 per protrarsi al 2014. Ai siciliani era stato contestato il mancato pagamento del debito IVA risalente a quegli anni (all’epoca il club militava ancora in serie dilettantistiche). Inoltre, a ciò bisogna aggiungere il mancato pagamento degli stipendi di aprile e maggio scorsi entro il 26 giugno e, infine, il deposito in ritardo della fidejussione necessaria a partecipare all’attuale campionato. L’unica consolazione è che non è prevista una retrocessione diretta e qualsiasi cosa succeda potrà essere ribaltata in occasione dei playout.
Per l’Arezzo, in attesa del passaggio di proprietà dalla attuale alla cordata romana rappresentata da Franco Zavaglia, la scure si abbatte sotto forma di due punti di penalizzazione per il ritardo nei pagamenti e nel versamento dei contributi che dovevano essere effettuati a giugno. Ciò non varia in maniera consistente l’attuale graduatoria e la speranza è quella di ottenere una riduzione perché la tesi difensiva sostiene che i versamenti siano stati spediti, ma non arrivati in tempo. Eppure, il futuro è tutt’altro che roseo perché altri due punti di penalizzazione arriveranno presumibilmente a gennaio.
Al Matera si contesta la mancata presentazione entro il 30 giugno della fidejussione necessaria all’iscrizione al campionato. In realtà, i lucani avevano provveduto entro i termini, ma la Lega non era riuscita a reperire il rating previsto dal sistema delle Licenze Nazionali. Si corse ai ripari ad agosto, ma ormai era troppo tardi.
Stesso discorso per la Fidelis Andria che ha già annunciato ricorso attraverso una nota: secondo i pugliesi, la sentenza non tiene conto di un impedimento oggettivo dovuto a causa di forza maggiore, ovvero al conto corrente bloccato per un vecchio pignoramento e non a una indisponibilità economica del club.
Il Santarcangelo per i soliti ritardi nei pagamenti subisce la penalità di un punto e rimane penultimo in classifica nel Girone B.
Infine, al Modena, già escluso dal campionato in corso, è stata disposta una penalizzazione di 5 punti in classifica da scontare qualora la società emiliana si iscriva in futuro a un qualsiasi campionato organizzato dalla FIGC.