Le scuse non bastano
“Chiedo scusa a tutti, e dire che dopo le botte che ci eravamo dati al derby mi ero ripromesso di stare buono”. Con queste parole Daniele De Rossi si è scusato per lo schiaffo dato a Lapadula che ha di fatto consegnato al Genoa la possibilità di pareggiare contro la Roma. Risultato che rischia di minare seriamente le ambizioni dei giallorossi. Eusebio Di Francesco è stato chiarissimo dicendo che De Rossi non è più un ragazzino e non può permettersi di commettere simili sciocchezze sapendo quanto possano costare.
Per questo le scuse non serviranno. Anche i tifosi romanisti ne hanno ormai abbastanza degli scatti d’ira del numero sedici, spesso costati caro alla squadra. Il capitano della Roma ha un lungo elenco di precedenti: questa è infatti la tredicesima espulsione in giallorosso per De Rossi, a partire da quella rimediata in Champions League nel 2004 contro il Bayer Leverkusen per arrivare a quella di questa domenica.
Spesso è stato l’uso delle mani a condannare De Rossi. Ci ricordiamo infatti della gomitata a Bentivoglio e del pugno a Mauri. Più recentemente invece furono Icardi, Srna e Maxi Pereira le vittime della furia del centrocampista romano.
Solo un paio di settimane fa De Rossi era stato elogiato dalla stampa per le scuse recapitare ai giocatori della Svezia sul pullman per i fischi dello stadio all’inno. Oggi però la follia è tornata di nuovo col ceffone rifilato in faccia a Lapadula.
De Rossi fuori dal campo ha sempre mostrato rispetto e correttezza, ma è ormai evidente, vista l’età che ha, che in alcune fasi delle partite gli si chiuda la vena. Questi scatti d’ira infatti arrivano improvvisamente, spesso senza che gli avversari facciano nulla per provocare la rabbia del romanista.
In attesa di sapere quante giornate di squalifica riceverà De Rossi dal giudice sportivo, non ci resta che constatare anche la rabbia dei tifosi. Perdere due punti in un campionato così equilibrato è infatti pesantissimo e che il proprio capitano commetta una sciocchezza così a trentaquattro anni e con la VAR è inconcepibile. Una vera e propria follia, tanto senza senso quanto pesante. L’ultima costò alla Roma l’accesso alla Champions League la scorsa stagione, il peso di questa lo sapremo alla fine di questo campionato.