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Chi è Sven Mislintat, il nuovo capo osservatori dell’Arsenal che ha reso grande il Borussia Dortmund

Che cos’hanno in comune giocatori come Hummels, Błaszczykowski, Kagawa, Lewandowski, Aubameyang e Dembélé? Innanzitutto, ovviamente, il fatto di essere o essere stati in passato degli elementi di spicco di quella che è stata definita come la “Gold Generation” del Borussia Dortmund, ovvero di quella generazione di calciatori che ha portato nuovamente i gialloneri tra le grandi del calcio europeo, fino alla doppia conquista della Bundesliga e la finale di Champions League, facendo innamorare i tifosi di tutto il mondo per la bellezza del proprio gioco.

Il secondo aspetto che li accomuna è quello di essere stati portati al Westfalenstadion dalla stessa persona: Sven Mislintat, per 10 anni incaricato come capo della squadra di scouting del Borussia Dortmund. Si tratta di un nome che ai più potrebbe dire ben poco, come accade spesso quando si parla di coloro che lavorano dietro le quinte come gli osservatori, ma che in Germania è circondato da un’aura di rispetto quasi sacrale, tanto da essere stato soprannominato negli anni “Diamond Eye”, occhio di diamante: un evidente tributo alla sua straordinaria abilità nello scovare talenti in ogni parte del mondo per portarli in maglia giallorossa a cifre irrisorie, farli crescere e maturare in prima squadra e poi magari rivenderli a prezzi 10-15 volte superiori. Un talento che è stato a sua volta scoperto anche in Inghilterra, dove Mislintat sta per iniziare la sua nuova avventura dopo l’annuncio arrivato nella giornata di ieri del suo ingaggio da parte dell’Arsenal come nuovo capo osservatore.

Il modo di lavorare di Mislintat è stato considerato da molti estremamente innovativo e chi ha seguito da vicino il mondo del Borussia Dortmund in questi anni ha potuto godere pienamente dei suoi colpi di genio messi a segno nel proprio ambito. Capace di lavorare con un budget spesso limitato come pochi al mondo, l’osservatore tedesco ha saputo scovare prima della concorrenza interessanti talenti pronti a sbocciare attraverso le proprie analisi minuziose dei filmati dei giocatori seguiti in tutte le categorie del mondo. Di storie di giovani ragazzi diventati poi campioni al Borussia, scoperti attraverso questo utilizzo attento della tecnologia, ce ne sono davvero tante, ma la più interessante e probabilmente decisiva per la carriera di Mislintat è quella di Shinji Kagawa.

Un anno dopo il suo ingaggio come osservatore, Mislintat fu inviato in missione in Giappone, dove si innamorò follemente del talento dell’allora 21enne Kagawa, ai tempi centrocampista del Cerezo Osaka che brillava grazie a una tecnica non comune ai giocatori di quel campionato. Ci vollero sei viaggi in Estremo Oriente e 10-15 registrazioni per la video-analisi prima di convincersi e a convincere il Borussia Dortmund a investire a una cifra oggi ridicola per quel talentuoso centrocampista offensivo: appena 350 mila euro. E l’intuizione si trasformò così in vero colpo di genio: Kagawa è stato per anni uno dei migliori giocatori nella rosa giallonera, almeno fino alla sua cessione al Manchester United per quasi 16 milioni di euro. Una plusvalenza notevole, anche considerando il ritorno al Westfalenstadion del giapponese due anni più tardi per circa la metà del prezzo.

Dalla scoperta di Kagawa è così cominciata la brillante carriera di Mislintat, che ha avuto un ruolo decisivo nella scoperta e nell’acquisto di tanti altri giocatori di grande talento, messi al servizio prima di un tecnico altrettanto fantastico come Klopp e poi di Tuchel. Il botto finale della sua avventura al Borussia, però, è stato messo a segno con l’acquisto dal Rennes di quello che oggi è considerato uno degli astri nascenti del calcio europeo: Ousmane Dembélé.

Già cercato dalle “big” di mezza Europa, l’ala classe ’97 fu portato in giallorosso nell’estate 2016 per una cifra che alzava decisamente il tasso di rischio della scommessa: ben 15 milioni di euro, parecchi per un ragazzo di soltanto 19 anni che si era messo in mostra nella Ligue 1. Scommessa rischiosa, ma anche stavolta vinta da Mislintat, per la felicità delle casse dei tedeschi: dopo una sola, pur promettente, stagione, Dembélé è stato ceduto in estate al Barcellona per la cifra monstre di 105 milioni di euro più 40 di bonus, diventando uno dei trasferimenti più costosi della storia. Più di fenomeni già affermati come Bale e Pogba.

Dopo il rifiuto dell’offerta di contratto del Bayern Monaco e i contemporanei primi segnali di rottura con Tuchel lo scorso anno, Mislintat ha deciso alla fine di cambiare aria. È l’addio che chiude un’epoca storica nel Borussia Dortmund in un momento complicato della loro stagione, con i gialloneri al quinto posto in classifica a -9 dal primo posto e un’eliminazione dalla Champions League quasi certa, ma che ne apre una potenzialmente altrettanto importante all’Arsenal: sarà il tedesco, infatti, a prendere il posto di Steve Rowley, che ha lasciato il proprio incarico dopo 25 anni, con il compito di portare alla corte dei Gunners nuovi talenti da lanciare nel mondo del calcio; e con il sogno di creare una nuova “Gold Generation”, capace di portare la squadra di Wenger nuovamente tra le grandi del calcio mondiale dopo le grandi delusioni delle ultime stagioni.