Alzi la mano chi pensava all’inizio delle ATP Finals di Londra di non trovare né Roger Federer né Rafael Nadal in campo domenica sera. Probabilmente nessuno. Lo spagnolo ha alzato bandiera bianca per l’infortunio al ginocchio che l’aveva costretto al ritiro anche nella semifinale del Master 1000 di Parigi Bercy, mentre lo svizzero è stato sconfitto in semifinale dopo aver dominato il suo girone.
A giocarsi il titolo più importante della loro carriera sono così stati Grigor Dimitrov e David Goffin, entrambi esordienti al Master. Il bulgaro, straordinario talento dotato di una tecnica pressoché perfetta, e il belga erano già stati avversari nel girone di qualificazione con vittoria del primo 6-0 6-2.
Chi segue il Master sa però che la seconda partita è sempre un’altra storia e così è stato anche questa volta, con i due giocatori che si sono dati battaglia dando vita alla finale più equilibrata degli ultimi anni a Londra. Delle otto giocate a Londra infatti solo due erano arrivate al terzo set (vinte entrambe da Federer nel 2010 e nel 2011). A trionfare alla O2 Arena è stato Dimitrov, che da domai sarà numero tre della classifica ATP alle spalle dei soli Nadal e Federer. I due giocatori sono arrivati sfiniti all’appuntamento: 67 incontri per il bulgaro, 80 per il belga. Nonostante questo, i due sono rimasti in campo per quasi due ore e mezza lottando su ogni punto e chiudendo con il parziale di 7-5 4-6 6-3 per Dimitrov. Quarto titolo della stagione, di gran lunga il più importante per lui che aveva iniziato splendidamente la stagione prima di bloccarsi. Questa volta però c’è stata la svolta e, a differenza del passato, Dimitrov ha chiuso la stagione alla grande fallendo solo agli US Open e prendendosi il Master da imbattuto (cinque partite su cinque vinte) conquistando la miglior classifica della sua carriera.
A Goffin “resta” la soddisfazione di aver battuto nello stesso torneo Nadal e Federer (sesto giocatore della storia a riuscirci), ma ora non ci sarà molto tempo per riposarsi: a inizio dicembre infatti il tennista di Rocourt, che sarà numero sette del ranking, dovrà guidare il suo Belgio nella finale di Coppa Davis contro la Francia. Torneo splendido per lui, capace di riprendersi dall’infortuno avuto al Roland Garros e di battere i primi due giocatori del mondo per poi dare tutto in finale difendendosi fino alla fine senza mollare.
A chi era deluso per non aver visto uno tra Nadal e Federer sollevare il trofeo, diciamo che Dimitrov è sicuramente degno di questo successo e che ha tutte le carte in regola per confermarsi ai vertici anche la prossima stagione, quando a partire dall’Australia torneranno sul circuito Djoković, Murray e Wawrinka. Stiamo parlando infatti di un’atleta stratosferico, dotato, oltre che di un tennis sublime, anche di un fisico mostruoso. Proprio il fisico ha fatto la differenza nella finale con Goffin, con il belga a tratti più ispirato tatticamente. La preparazione fisica di Dimitrov però ha permesso al giocatore di Haskovo di resistere nei momenti più complicati (primo game del terzo set per esempio) e di staccare il suo avversario nella parte finale della sfida.
Ora Grigor, supportato da una miriade di tifosi bulgari in delirio a Londra e in lacrime dopo il match point, non dovrà accontentarsi dopo essere finalmente esploso positivamente: l’anno prossimo infatti l’obiettivo sarà quello di vincere uno Slam consacrandosi definitivamente per il talento che è.