Solo il giallorosso potrà salvarci…
Tifosi della Lazio, state calmi. Prima di inviare tutte le vostre filippiche verso l’autore dell’articolo (ossia il sottoscritto), chiariamo subito che il Derby di sabato prossimo non c’entra nulla. Il giallorosso al quale ci riferiamo non è quello della AS Roma. No. Il giallorosso oggetto di discussione è la combinazione di colori di una pillola metaforica che l’appassionato italiano di sport dovrà ingurgitare la prossima estate per placare i dolori di una “malattia” che inevitabilmente lo colpirà: l’astinenza di Italia dai Mondiali di calcio.
Inutile girarci attorno. Non ce ne rendiamo ancora conto. E ce ne renderemo conto solo il prossimo mese di giugno. Quando 32 Nazionali di calcio si giocheranno i Mondiali di Calcio Russia 2018. E l’Italia non ci sarà. Con conseguente aumento esponenziale dei travasi di bile di ognuno di noi. Allora sarà inevitabile il ricorso alla “pillola giallorossa”. Colori non casuali. Perché toccherà ad altre pietre miliari dello sport italiano l’onere di “farci dimenticare” dei Mondiali la prossima estate. Due simboli Rossi e due grandissimi campioni “gialli”.
Facile individuare i primi. Ferrari e Ducati, e chi altrimenti? Il 2017 di Maranello e Borgo Panigale si è chiuso con un mezzo sorriso. Le due Rosse più amate dagli italiani hanno combattuto – rispettivamente contro Mercedes e Honda – fino alla fine per l’alloro iridato e sono uscite sì sconfitte, ma a testa altissima. E il 2018 potrebbe davvero essere l’anno per centrare il bersaglio grosso sia in Formula 1 che in MotoGP. Mattia Binotto in casa Ferrari e Gigi Dall’Igna in Ducati sono già al lavoro per fornire ai propri piloti mezzi performanti. In maniera da farci vivere domeniche estive meno nostalgiche.
Poi, i due gialli. Pensi a quel colore nello sport e, da italiani, ci viene in mente subito Valentino Rossi. Il centauro di Tavullia nel 2018 vivrà l’ultimo anno – secondo contratto – con la Yamaha. La casa del diapason ha vissuto un 2017 incolore, anche a causa di un nuovo telaio che non si è rivelato all’altezza delle aspettative. I recentissimi test di Valencia, con i giapponesi che sono tornati sulle orme del telaio 2016, hanno però visto le Yamaha ben disimpegnarsi. Vero, Valentino avrà 39 anni. Però consegnatogli una moto che può competere e – come ha fatto vedere quest’anno ad Assen – il “Dottore” può ancora ben farsi valere. Pensi al giallo e pensi inevitabilmente al Tour de France. Quello che – oltre al Mondiale di Innsbruck – sarà il grande obiettivo per il 2018 di Vincenzo Nibali. Non c’è ancora l’ufficialità dei programmi, ma al 90% lo “Squalo dello Stretto” sarà al via della Grande Boucle. Per vincerla. Il siciliano è ingolosito sì dalle montagne, ma soprattutto dall’arrivo di Roubaix. Una frazione che presenta 15 settori di pavé con 21,9 chilometri da percorrere sulle pietre. Quelle pietre che nel 2014 – si arrivava a Arenberg – diedero il via al meraviglioso viaggio giallo del siciliano. E che Nibali possa replicare non è certo utopistico.
Ferrari e Ducati, Rossi e Nibali, il rosso e il giallo. Messi assieme questi due colori danno luogo all’arancione. Nell’estate 2018, dovranno espletare un altro compito. Farci dimenticare l’azzurro.