Russia 2018 – Colombia pronta al viaggio guidata da un capitano speciale
Sarà il secondo Mondiale consecutivo quello che la Colombia giocherà in Russia. Dopo aver partecipato all’edizione brasiliana, i Cafeteros giocheranno nuovamente il torneo più importante grazie al quarto posto ottenuto nel girone di qualificazione.
Il percorso della squadra di Pekerman non è certamente stato privo di difficoltà, soprattutto quando, dopo il successo all’esordio in Perù, sono arrivata le pesanti sconfitte con Uruguay e Argentina. La forza della Colombia è stata però quella di vincere contro le “piccole”: tra andata e ritorno infatti contro le ultime tre della classifica (Ecuador, Bolivia e Venezuela) sono arrivati ben sedici dei ventisette punti complessivi. Nell’ultimo anno però i Cafeteros non hanno certamente fatto vedere prestazioni indimenticabili, riuscendo a battere solo Bolivia ed Ecuador. Pekerman ha fatto però di necessità virtù e, non potendo vincere, ha portato a casa diversi pareggi che si riveleranno decisivi per andare in Russia. Due su tutti: quello in casa contro il Brasile il 5 settembre dopo essere andato in svantaggio, e quello nell’ultima giornata sul campo del Perù. Che non sia la Colombia capace di entusiasmare tre anni fa è evidente. Sia a livello di gioco che a livello mentale, come dimostrato dalla clamorosa sconfitta casalinga alla penultima giornata contro il Paraguay. Quando, con la qualificazione ormai in tasca, i Cafeteros hanno subito due reti negli ultimi cinque minuti a Barranquilla.
Pekerman, dal 2012 sulla panchina colombiana, può alternare al preferito 4-2-3-1 anche il 4-4-2 a seconda delle necessità. Falcao, capitano della squadra, è tornato ai livelli di alcuni anni fa e potrà finalmente giocare un Mondiale da protagonista dopo lo sfortunatissimo infortunio che lo costrinse a saltare la rassegna nel 2014. Solo due reti per lui nelle qualificazioni, ma tanto lavoro per la squadra. Traguardo meritatissimo per il Tigre, che potrà coronare il sogno di giocare il torneo più importante con la maglia del suo Paese. Capocannoniere è stato così James Rodríguez (sei gol), che nell’ultimo anno ha fatto vedere le cose migliori proprio in Nazionale. Tra le sorprese positive sicuramente Fabra, terzino sinistro che sta facendo molto bene in Argentina col Boca Juniors. Più avanti analizzeremo meglio una squadra comunque ormai rodata e probabilmente all’ultima occasione per fare bene con questa generazione di giocatori prima di un inevitabile ricambio generazionale in alcuni ruoli.