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Right here, right now – WWE tricolore in attesa del Raw vs Smackdowntrad

Il pubblico italiano, a pochi mesi di distanza dal precedente tour, ha avuto l’occasione di riabbracciare i propri beniamini in ben tre house show. Elevata presenza, grande entusiasmo, una passione sempre viva e più forte di qualsiasi nemico e avversità. Personalmente ho avuto modo di presenziare allo show di Firenze, il Mandela Forum pieno all’80% della propria capienza ha offerto un grande colpo d’occhio, rispondendo presente alle aspettative.

Lo show è stato godibile, in quanto, oltre all’atteso main event, un paio di match hanno alzato l’asticella, fornendo ritmo, qualità ed equilibrio. L’avvio è stato di grosso impatto, con la sfida tra Bobby Roode e Dolph Ziggler che ha regalato un prodotto qualitativamente elevato. La glorious ddt ha posto fine al duello che ha spesso lasciato la platea con il fiato sospeso. L’ex icona della TNA ha avuto grande appeal tra i fan, il turn face nel main roster sta ottenendo risultati invidiabili, vedremo fin dove potrà accompagnarlo. Una cosa è certa: altrove ha già scritto pagine di storia della disciplina, siamo curiosi di verificare se sarà possibile anche a Stamford. Applausi per Dolph, il quale ottiene consensi nell’evidenziare la sua abilità sul ring e la relazione del pubblico con gli aspetti di contorno destinati a formare l’aspetto estetico di un personaggio.

Randy Orton è un libro aperto, ma in ogni caso sempre capace di lasciare il segno. Non mi ha sorpreso nemmeno Rusev, probabilmente fin troppo sottovalutato in certi periodi della sua carriera WWE. Il wrestler bulgaro ha tutto per poter sfondare a grandi livelli; fisicità, tecnica, dinamismo, potenza, poteva perdere qualcosa in termini di visibilità con Lana impegnata nel lottato e invece è riuscito a tenere botta, palesando miglioramenti anche con il microfono. Chi mi ha davvero sorpreso in positivo è Aiden English, una presenza a bordo ring in grado di completare la storia raccontata sul quadrato, interferire nella sfida con i tempi giusti e creare un’interessante relazione con il pubblico, rendendosi protagonista di un’ottima entrata e costanti battibecchi, il tutto in pieno contesto musicale.

Qualche perplessità sull’utilizzo di Chad Gable nel presente e in prospettiva, un’attitudine heel e una considerazione in calo da parte dei bookers che risultano difficili da comprendere, come del resto il rientro di Luke Harper ed Erik Rowan, ancora alla ricerca di un’identità e una corrispondente collocazione avente un senso logico all’interno del roster. Per gli Ascension dovrebbero essere ormai passati tutti i treni utili nel roster principale, ma il tour europeo li ha mostrati in confortante condizione psicofisica, mettendo in evidenza la voglia di giocarsi ancora qualche chance. Restando alla categoria tag – team gli Usos sembrano ritornati alle origini, con il pubblico ad avere nuovamente un’influenza nelle loro priorità. Nel corso del tour una mezza apertura è stata registrata anche sul fronte Baron Corbin, con gli appassionati nostrani ad attribuirgli la giusta stima dinanzi ad alcune mosse a grosso impatto e il diretto interessato ad abbozzare un ringraziamento.

La vittoria del titolo di AJ Styles in quel di Manchester ha fatto incrementare il prestigio già insito nella cintura di campione WWE, compensando almeno in parte l’assenza di Kevin Owens e Sami Zayn, rimandati a casa dal tour europeo dopo quanto accaduto in terra inglese. Il main event a tre ha offerto superiore dinamismo e spettacolo, accantonando in varie circostanze Jinder Mahal, al quale è stato assegnato un ruolo più marginale nella contesa. The Phenomenal, avversario sicuramente all’altezza per affrontare Brock Lesnar alle Survivor Series, ha risposto ai cori del pubblico, prendendo in considerazione Shinsuke Nakamura in vista della prossima edizione di Wrestlemania. Tanto, troppo tempo prima dello show degli immortali, ma si tratterebbe di un duello degno del palcoscenico più prestigioso che il wrestling mondiale è in grado di offrire in ogni annata.

Il secondo tour in Italia nel 2017 è già agli archivi, ora la WWE è proiettata ad uno dei quattro ppv più attesi. Attesa una dura reazione da parte di Raw dopo il recente assedio, lo show blu può gongolare per la presenza in squadra di John Cena. Il tutto mentre nel corso della settimana sono dietro l’angolo graditi e inaspettati ritorni, finalizzati a rendere ancora più esplosivo il countdown verso il Raw vs Smackdown.