Home » Russia 2018 – L’Egitto è grande

Salah - Foto FB @LiverpoolFC

L’Egitto vive un miracolo calcistico, quello di una squadra che non si qualificava alla fase finale di un Mondiale dal 1990 (giocato a casa nostra) e che solo in un’altra occasione c’era riuscita, nel 1934 (fatalità ancora in Italia). Oggi è l’Egitto di Momo Salah, il fenomeno indiscusso: il numero dieci che deve trasformare tutto in realtà.

La data di qualificazione a Russia 2018 è l’8 ottobre 2017, grazie alla vittoria per 2-1 sul Congo. Salah fa esplodere una prima volta lo stadio di Alessandria al 63′, ma le folli esultanze sono gelate da Bouka-Moutou: l’euforia diventa pianto disperato, la gioia sul viso si corruga e la maglia alzata in volto vuole coprirne l’espressione incredula. Ma al quinto minuto di recupero di una gara infinita Trézéguet (magari per loro fosse quello della Juve) si guadagna il rigore della vita e viene sormontato dai compagni e dalla panchina in festa.

Sembra che l’Egitto abbia già conquistato il Mondiale, ma sul dischetto del rigore c’è un uomo piegato sulle gambe che sa di doverla mettere dentro personalmente quella qualificazione: è Momo Salah. Il suo sinistro a incrociare spiazza il portiere e allora sì, L’Egitto impazzisce nella festa.

Dopo la grande delusione della finale persa in Coppa d’Africa 2017 ecco che gli egiziani vedono premiato il grande lavoro iniziato nel 2015 con l’hombre vertical Héctor Cúper. Una cosa però è certa, ci sono due uomini a cui l’allenatore argentino non può proprio rinunciare: Abdallah Said e, ovviamente, la stella del Liverpool ex Roma e Fiorentina. Questa coppia ha messo a segno infatti tutti i gol della Nazionale egiziana durante le qualificazioni (a dire il vero il primo ne ha fatti 2 e gli altri 5 sono di Salah).

Altri giocatori cardine in ottica Mondiale sarnno Elneny, giovane mediano dell’Arsenal, un’altra vecchia conoscenza viola oggi al WBA ovvero Hegazy e infine il terzo trequartista, il saint Sobhi: tutti schierati in un 4-2-3-1 che cerca di sfruttare massimamente la qualità del trio di trequarti.

Per vedere quest’Egitto in azione mondiale dovremo aspettare Russia 2018, ventotto anni dopo l’ultima volta, ma intanto possiamo immaginare già le prodezze di Salah, l’uomo che sconfiggendo Congo e Uganda (nell’1-0 che permise il sorpasso) ha sconfitto anche la paura della Coppa del mondo.