Per la Polonia si tratterà dell’ottava partecipazione a un Mondiale. Nella storia della competizione i polacchi sono saliti per ben due volte sul podio, ottenendo il terzo posto nel 1974 e nel 1982 (nella quale fattispecie, vennero sconfitti dall’Italia campione del Mondo in semifinale). Ma mancano da Germania 2006, quando vennero estromessi nel girone eliminatorio composto dai padroni di casa, dall’Ecuador e dalla Costa Rica.
Il cammino di qualificazione a Russia 2018 è stato sostanzialmente agevole, visto che la squadra ha chiuso con otto vittorie, un pareggio e una sola sconfitta. I biancorossi, per la verità non erano partiti benissimo: all’esordio il deludente pareggio con il Kazakistan aveva destato qualche preoccupazione. Poi una lunga serie di successi, ben cinque, che l’avevano proiettata in testa al girone. L’unica battuta di arresto, peraltro di un certo rilievo, visto il 4-0 finale, è avvenuta in Danimarca. Il capitano Robert Lewandowski si è confermato un cannoniere di spessore internazionale e, con le sue 16 reti realizzate in 10 incontri, si è laureato capocannoniere.
Ma non è il solo calciatore su cui poggia l’impianto di gioco polacco. In porta è sfida a tre, con lo juventino Szczesny favorito su Fabiański e sul romanista Skorupski. In difesa trovano posto alcune conoscenze del nostro campionato: il terzino della Sampdoria Bereszyński, il centrale del Palermo Cionek e l’ex bandiera del Torino Glik. Il centrocampista del Napoli Zieliński ha dimostrato di essere migliorato tantissimo e convinto delle sue qualità il ct Nawalka. Senza considerare Milik, ideale spalla di Lewandowski, che la Polonia spera di recuperare in tempo per la fase finale del Mondiale.
Che ruolo può recitare la Polonia a Russia 2018? Indubbiamente le qualità ci sono, si tratta di una squadra che potrebbe aver raggiunto la sua maturità calcistica. Non va scordato che agli Europei del 2014 fu estromessa ai quarti di finale dal Portogallo, futuro campione, solamente ai rigori. Ha un top player di caratura internazione, Lewandowski, che si candida a essere assoluto protagonista anche ai Mondiali. La rosa c’è, l’obiettivo è quello di passare almeno il girone di qualificazione, anche se sotto sotto c’è la speranza di ottenere qualcosina in più.