Primo Piano

Il comune denominatore di Serie B e Segunda División spagnola

Una Serie B così bella e combattuta non si era probabilmente mai vista. Tutte e ventidue le contendenti racchiuse in appena dieci punti. Un vero e proprio regno dell’incertezza in cui non è stata ancora proclamata la squadra regina. Nemmeno il Frosinone, che guarda tutti dall’alto della sua prima posizione, ha convinto al 100%. E l’impressione è che debbano passare ancora molte partite prima di avere un quadro più nitido sulle gerarchie del campionato.

Empoli e Palermo, ad esempio, hanno rallentato quando sembravano poter imprimere un passo deciso verso la vetta. Il Perugia, rivelazione delle prime giornate, ha fatto i conti con una crisi nera, culminata con le cinque sconfitte consecutive e l’allenamento del tecnico Giunti. Tra le neopromosse stanno facendo bene Cremonese e Venezia, entrambe imbattute in 11 delle 13 gare disputate. E in coda – se così si può denominare, visto che la brevissima distanza tra zona-retrocessione e zona-play-off – il Cesena ha risalito la china grazie alla cura Castori, mentre la Ternana è dura da battere, alla stregua dei suoi sette pareggi. Insomma, la B è un’altalena incessante, che ogni weekend consegna nuove sorprese.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ma la B non è il solo campionato cadetto europeo ad essere così avvincente e incerto. Una situazione simile la sta vivendo anche la Spagna con la Segunda División. Anche qui siamo quasi ai limiti del paradossale e, come emerge dalle due classifiche a confronto, le similitudini sono tante:

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

In Spagna il primo posto è occupato da tre squadre (Granada, Huesca e Lugo) a ventitrè punti. Proprio come il Frosinone, che comanda attualmente in B. A una sola lunghezza di distanza si trovano altre tre compagini (Cremonese, Empoli e Venezia da noi; OsasunaSporting Gijón e Numancia da loro). A metà classifica, il divario tra la decima e la diciassettesima è quasi lo stesso (solo un punto di differenza); cambiano semmai i punti delle ultime, visto che in Italia sono appaiate in quattro e in Spagna troviamo unicamente il Siviglia Atlético, la seconda formazione dei Rojiblancos.

A parte le sottigliezze, i due campionati si assomigliano tantissimo. E chissà quanto durerà l’indeterminatezza che hanno creato finora. Chissà quando finirà questo lungo giro sulle Montagne russe.