Maurizio Sarri si fa attendere non poco prima di presentarsi in conferenza, trattenuto oltre tempo in zona mista dopo un pareggio molto deludente: 0-0 in casa del Chievo. Il problema è che il Napoli si era “abituato bene” in trasferta, quindi ammette l’allenatore azzurro: “Mi scoccia non averla vinta, ma due anni fa avremmo potuto rischiare di perderla perché non eravamo così applicati tatticamente. Oggi non avendo la brillantezza di quei tre davanti la gara poteva essere interpretata fisicamente, ma Milik è fuori. Bisognerebbe dunque imparare a vincere una partita con scaltrezza, sfruttando qualche occasione. Ma non sono preoccupato“.
Quasi sfrontato, Sarri, nel rispondere alla prima domanda appena dopo essersi seduto: in quale situazione il Chievo l’ha messa in difficoltà?
“Mai – pausa – non mi sembra che il Chievo ci abbia messo in difficoltà. Buona partita se parliamo di aspetto tattico, non abbiamo concesso niente e abbiamo difeso in avanti. Venire fuori è una situazione abituale e questa situazione l’abbiamo affrontato oggi con difficoltà”
Ingeneroso Sarri nei confronti di un ottimo ChievoVerona, certamente in sacrificio al momento di difendere ma un paio di occasione grosse le ha avute. All’allenatore azzurro interessa di più la prestazione sottotono di Insigne, Callejón e Mertens, ma tutto sommato ha ragiono a non dirsi preoccupato. Può essere la stanchezza post-Champions o semplicemente una partita storta sotto il lato realizzativo, però Sarri segnala la dispendiosità della sfida ai citizens.
“Le partite con il City, per caratteristiche di entrambe, poi si aprono. Quindi portano a una quantità di corsa circa del 25% in più delle altre in campionato. È dispendiosa ma mi è parso che siamo riusciti a recuperare, perché oggi non ci siamo allungati e c’eravamo con la testa“