Editoriali

Un punto di riferimento

C’è una squadra femminile che in Italia ha disputato più finali dall’istituzione della Serie A di competenza, che ha vinto uno Scudetto e una Supercoppa Italiana e che è diventata punto di riferimento per tante ragazzine che sognano di giocare a calcio. Stiamo parlando della Ternana Unicusano Femminile, una società di calcio a 5, affiliata alla Ternana Unicusano Calcio, militante nel campionato di Serie A Élite.

E pensare che la Ternana Unicusano Calcio Femminile è rinata solo nel 2012 dalle ceneri della vecchia matricola federale del Futsal Preci per volontà della famiglia Basile: in breve tempo la Ternana Futsal Femminile ha conquistato l’interesse della tifoseria e la Serie A e le “Ferelle“, grazie anche alla fusione tra le ragazze del vivaio e giocatrici di rilievo come Amparo López Jiménez e Neka, giungendo ai quarti di finale dei play-off scudetto. Nell’annata 2013-2014 la compagine rossoverde, assicuratasi l’apporto di Patri Jornet, Jessiquinha Spinola ed Exana, inanella successi e ottiene tra le altre cose la qualificazione alla finale di Coppa Italia e la finale scudetto, confermandosi tra le realtà emergenti nel panorama del futsal italiano, scudetto che arriverà l’anno dopo contro la Lazio in gara-3 ai tiri di rigore dove le ragazze di mister Marco Shindler conquistano il primo titolo calcistico in assoluto per la città di Terni.

La società di Patron Basile ha sempre avuto a cuore il calcio femminile e l’impatto che lo stesso può avere nelle scuole e ha nel corso degli anni organizzato giornate dove fare degli allenamenti con i tecnici del settore giovanile, lo staff e le giocatrici della Prima squadra. D’altronde, dal vivaio delle Ferelle è uscita una giocatrice come Ludovica Coppari, perno del team di Pellegrini e della nazionale azzurra che è stata notata a 14 anni proprio su un campo in erba di una Scuola Calcio ternana e si è presentata per un provino con la prima squadra. Da quest’anno la società ha anche organizzato dei camp estivi per le aspiranti Ferelle dai 7 ai 17 anni che potranno scegliere, una volta passato il provino, se indirizzarsi sul parquet o sul prato verde per la formazione di due squadre da inserire nei campionati di Serie C Femminile. 

La Ternana Calcio Femminile ha anche stipulato dei protocolli di intesa per portare il calcio femminile nelle scuole e sviluppato delle proposte di affiliazione con società femminili e maschili su tutto il territorio nazionale, offrendo formazione a tecnici e dirigenti e dando la possibilità di giocare amichevoli internazionali per scoprire altri talenti sia nel ternano sia sul territorio nazionale. In questo modo ha cresciuto un settore giovanile che quest’anno ha praticamente raddoppiato i suoi numeri, con 38 società iscritte tra Juniores, Giovanissime ed Esordienti divisi in modo eterogeneo dove il vero boom è stato tra gli anni 2004-2005 e 2006 e dove nelle Juniores si contano già giocatrici di livello nazionale assoluto che potrebbero proiettare la squadra di Mister Presto verso la corsa scudetto di categoria, il tutto tenendo bene presente anche la formazione tecnica di base e la struttura in cui le ragazze si allenano, crescono e giocano. Un risultato che fa capire il lavoro fatto in questi anni dalla famiglia Basile e che ha portato giocatrici come Maria Fontana Mascia e Ludovica Coppari ad essere convocate in Nazionale Maggiore dal CT Carmine Tarantino. Un risultato che fa comprendere come, allenando e gestendo il calcio femminile in modo sano e responsabile, si possa portare alla crescita non solo di una società ma anche di una città e forse di un movimento intero.