Messico e Malesia: M come matchpoint
La stagione motoristica sta per volgere al termine e nei due più grandi eventi ormai i giochi sono più che definiti: in Formula 1 Lewis Hamilton e in MotoGP Marc Márquez sono a un passo dal diventare campioni del mondo.
Per entrambi i piloti non si tratta di un risultato sorprendente in quanto sia lo spagnolo che l’inglese stanno distruggendo record su record negli ultimi anni e sono appaiati a tre titoli mondiali: Márquez vanta inoltre 61 gare vinte e 101 podi in 166 gran premi disputati, mentre Hamilton ha in bacheca 62 vittorie e 72 pole position (record assoluto) in 205 gare.
Nel campionato di Formula 1 la Mercedes di Lewis ha duellato per gran parte dell’anno con la Ferrari di Sebastian Vettel e solo nelle ultime gare ha preso il largo sia per meriti suoi che per demeriti altrui: da sei gran premi a questa parte infatti Hamilton è sempre salito sul gradino più alto del podio tranne una volta (secondo in Malesia), ma da Singapore in poi (giorno del disastro dell’incidente al via tra Vettel e Räikkönen) la scuderia di Maranello ha perso affidabilità non portando a casa punti in tre domeniche.
In MotoGP invece Márquez non è partito al meglio, ma la sua costanza e il suo talento sono stati premiati soprattutto nella seconda metà di campionato. Maverick Viñales, accreditato da molti come futuro campione, si è perso con i problemi della Yamaha, mentre il suo compagno di squadra Valentino Rossi, oltre l’infortunio durante l’allenamento in enduro, ha mancato l’acuto in un paio di gran premi che gli hanno fatto perdere troppo terreno. L’ultimo avversario rimasto, Andrea Dovizioso, ha lottato al massimo delle sue possibilità fino all’ultimo, ma la sua Ducati è ancora un passo indietro rispetto alla Honda dello spagnolo. Dopo il ritiro in Inghilterra, Márquez ha messo il turbo, mentre l’italiano con il tredicesimo posto di Philip Island ha praticamente dovuto abbandonare le speranze di titolo.
Lewis Hamilton arriva in Messico con 66 punti di vantaggio su Vettel a sole tre gare dal termine, mentre Márquez approda in Malesia con 33 punti in più di Dovizioso con solo Valencia da gareggiare al termine della gara sudasiatica. L’inglese della Mercedes sarà campione del mondo già domenica se arriverà almeno quarto indipendentemente dal piazzamento del suo avversario o se Vettel non vince a Hamilton basterà anche il sesto posto, risultato che non ha raggiunto solo a Montecarlo quest’anno. Per Márquez la questione titolo è ancora più facile: primo o secondo posto oppure in caso di vittoria di Dovi basterà la terza o quarta posizione al traguardo.
La stagione dei motori è così giunta quasi al termine dopo un anno di duelli che hanno comunque confermato la legge dei più forti: Hamilton e Márquez saranno ancora gli uomini da battere anche l’anno prossimo, con la speranza di vedere del rosso guastare la festa a questi due fenomeni.