“Il calcio femminile è una straordinaria opportunità”
“In tutto il mondo e anche in Europa il calcio, a livello femminile, è lo sport più praticato. In Italia, grazie alle politiche portate avanti dalla Federazione, abbiamo capito le grandi opportunità che questo movimento può offrire e sta aumentando il numero delle praticanti. La Fiorentina è stata la prima società professionistica a investire sul femminile con una squadra nel massimo campionato. La speranza è che, grazie anche agli esempi di Juventus e Sassuolo, che hanno seguito la strada intrapresa dalla società Viola, l’intero movimento possa crescere ancora. In questi anni cominciano a esserci risorse maggiori nel calcio femminile. La finale di Champions League organizzata due anni fa a Reggio Emilia, ad esempio, ha fatto capire, anche in Italia, le potenzialità economiche che questo movimento può portare con sé. Per le società, e per i DS in particolare, si possono aprire quindi nuove strade lavorative, impensabili fino a poco tempo fa.”
Queste parole, dette dal CT della Nazionale Italiana femminile Milena Bertolini davanti ai direttori sportivi delle squadre di calcio italiane a Coverciano, sono il miglior viatico per parlare di quanto è successo in queste due settimane nel calcio femminile italiano.
Partiamo dalla Nazionale Maggiore proprio di mister Bertolini: con la vittoria contro la Romania attualmente guida il suo girone di qualificazione per i Mondiali Femminili del 2019 in Russia insieme al Belgio e davanti a Portogallo, Romania e Moldavia. Siamo ancora perfettamente in corsa sia per la qualificazione diretta (assolutamente sperata e non impossibile) che per l’eventuale playoff, anche se sarebbe da evitare. Il Mondiale è un appuntamento che non riusciamo a vivere da protagoniste dal lontano 1999 quando la squadra allenata da Facchin e composta, tra le altre, da Tavalazzi, Guarino, Panico, Tesse e Zorri, finì terza in un girone di ferro con Brasile, Germania e Messico. Vent’anni penso siano un tempo sufficiente per tornare a sognare.
Passiamo alla Nazionale Under 19 Femminile del tecnico Enrico Sbardella che proprio la settimana scorsa ha raggiunto il secondo turno di qualificazione dell’Europeo di categoria, appuntamento che ci vede da anni protagoniste e che abbiamo vinto nel 2008 con mister Corradini e con una squadra che annoverava talenti come Gama, Rosucci, Barreca, Penzo, Rodella, Bartoli, Fusetti e Bonetti. Le Azzurrine sono la nostra speranza più diretta per la crescita del movimento calcistico femminile e sapere che tra di esse si annoverano tantissimi talenti non può che fare bene al calcio in rosa italiano.
Chiudiamo con la Nazionale Under 17 Femminile di mister Massimo Migliorini che oggi pomeriggio con il pareggio contro la Slovenia ha conquistato il passaggio al secondo turno dell’Europeo di categoria anche se perdesse l’ultima gara contro la fortissima Finlandia (a quel punto si qualificherebbe come migliore terza). Stiamo parlando della compagine giovanile più titolata al femminile e non solo visto il terzo posto agli Europei e ai Mondiali nel 2014 con sulla panchina un certo Sbardella e in campo ragazze come Boattin, Cavicchia, Tortelli, Bergamaschi, Simonetti, Giugliano, Peressotti e Piemonte.
Le Nazionali Femminili sono una grandissima occasione di crescita, non solo per le ragazze, ma anche per le squadre di calcio che le allenano durante la settimana e che hanno nelle loro mani il futuro di queste giovani calciatrici, e alcune formazioni in Italia hanno già da tempo capito il potenziale umano e sportivo che hanno a disposizione come la Res Roma, autentica fucina di talenti e che dimostra con i suoi tre Campionati Primavera consecutivi vinti che puntare sulla crescita del vivaio rende (non sono un caso le varie Simonetti, Caruso e Greggi nel giro delle varie nazionali e già prospetti di sicuro interesse per la Nazionale Maggiore). Ma serve ancora un ulteriore scatto culturale.