Home » L’inspiegabile involuzione di Koeman

Fonte: Twitter Fox Sports Asia

Il tecnico olandese, dopo una prima annata importante alla guida dell’Everton, è stato esonerato dal club di Liverpool a seguito di un inizio stagione da incubo. 

Sin dal fischio finale di Everton-Arsenal, finita 5-2 per i Gunners, le voci sull’allontanamento di Ronald Koeman hanno subito iniziato a diffondersi a macchia d’olio, e non c’è voluto molto perchè tali voci si tramutassero in realtà. Fa riflettere anche come, in quella che è stata la sua ultima conferenza stampa a Goodison Park, l’olandese abbia concluso con un “scrivete quello che vi pare” ai giornalisti presenti. Un crollo repentino che ha portato a galla i limiti del tecnico, in alcuni casi gli stessi limiti che aveva già mostrato – in parte – durante il biennio al Southampton.

Difficile dire cosa sia cambiato all’interno dello spogliatoio, ben più semplice analizzare i problemi evidenziati in campo in questi due mesi. L’assenza di un sostituto di Lukaku, in primis: il belga – che ora fa le fortune del Manchester United – era fondamentale negli schemi di Koeman, come dimostrato dal numero di gol siglati dall’attaccante durante la scorsa stagione, e la coppia Rooney-Sandro Ramirez offre ben altre caratteristiche. Da qui deriva un altro punto importante: il mercato del club non si è rivelato buono come lo era sulla carta a inizio stagione. Dei tanti nomi arrivati a Liverpool quest’estate, solo Pickford e Rooney si salvano: l’ex Manchester United, tornato a casa dopo 13 anni, non è più quello di qualche anno fa ma è comunque il più efficace tra gli attaccanti dei Toffees, mentre il giovane portiere – nonostante i tanti gol subiti – è attualmente il miglior giocatore della squadra, se si guarda alle prestazioni. I dubbi sul mancato arrivo di un attaccante importante, alla fine, sono stati confermati.

Ma se si è arrivati all’esonero, evidentemente qualche colpa Koeman ce l’ha. Giocatori piazzati fuori ruolo – Davies terzino o trequartista è un esempio – e assenza di un piano B hanno portato l’allenatore olandese a regalare all’Everton il peggior inizio di stagione in Premier League dal 2005/06; inoltre, Koeman non è riuscito a far coesistere tutti i nuovi arrivati, arrivando a dover cercare la formula giusta e a sperimentare in ogni singola partita (in nove partite ha effettuato sostituzioni durante l’intervallo). Il risultato di tutti questi dubbi è quello che si è visto anche contro l’Arsenal, ovvero una squadra senza identità, incapace di far paura agli avversari (nonostante il gol del momentaneo vantaggio siglato da Rooney), priva di velocità e poco bilanciata.

La scelta del sostituto di Koeman, ora, sarà fondamentale: l’Everton deve dare una svolta alla sua stagione alla svelta, per evitare di dover buttar via l’annata già prima di Natale.