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NFL – MSChoice: il ritorno dell’incubo

Quando domenica sera gli Atlanta Falcons faranno il loro ingresso in campo al Gillette Stadium non sarà per loro una sensazione come le altre. Per la prima volta dl 5 febbraio infatti, Matt Ryan e compagni si troveranno di fronte ai New England Patriots. L’ultimo ricordo che i Falcons hanno della squadra del Massachusetts sono i venticinque punti di vantaggio avuti fino a metà del terzo quarto e dilapidati clamorosamente in quella che è per distacco la rimonta più clamorosa della storia del Super Bowl: da 28-3 a 28-34.

Sembrava che fosse finalmente l’anno buono per Atlanta, abituata da anni a buttare via occasioni. Questa volta però sembrava diverso, invece la beffa è stata più atroce di tutte quelle precedenti messi insieme.

Domenica a Foxborough un brivido percorrerà la schiena dei giocatori provenienti dalla Georgia, consapevoli che anche vincere non gli ridarà quanto perso otto mesi fa. Uscire con un successo dal Gillette Stadium però ridarebbe vigore a una squadra apparsa confusionaria nelle ultime due uscite. Dan Quinn dovrà lavorare molto a livello mentale sui suoi giocatori, in modo da metterli in condizione di far vedere che la squadra capace di mettere in difficoltà i Patriots per buona parte del Super Bowl esiste ancora.

I cali di concentrazione dei Falcons sono però preoccupantemente tornati a manifestarsi domenica scorsa, quando dopo aver chiuso il primo tempo in vantaggio 17-0 si sono fatti rimontare in casa dai Miami Dolphins perdendo 20-17. Inoltre, gli infortuni di Sanu, Upshaw e Grace potrebbero pesare sull’economia della partita. Atlanta dovrà essere attenta durante tutto l’arco della partita senza concedere troppi punti consecutivi a una squadra che quest’anno ha concesso tanto in termini di punti ma che sicuramente andrà ai playoff e sarà nuovamente tra le favorite per la vittoria finale.

Vic Beasley non ha mentito sulle sensazioni che avranno i Falcons domenica prossima dopo aver buttato via un vantaggio di 28-3 nel Super Bowl: “Quando guardi i social e vedi tutti quei riferimenti al 28-3 pensi che ce l’avevi quasi fatta. Ma cosa puoi fare adesso? Nulla, ormai i Patriots ce l’hanno fatta. Non è facile, ma dobbiamo voltare pagina.

 

Proprio New England, durante la cerimonia di inizio stagione per celebrare il titolo, ha lasciato il punteggio sul 28-3 durante il perpetrate, sicuramente uno “scherzo” di cattivo gusto indirizzato ai Falcons. Che si sono dovuti sorbire anche le prese in giro delle rivali della NFC South: i Tampa Bay Buccaneers, non esattamente squadra vincente nella storia, pubblicarono su Twitter una foto con i loro giocatori numero 28 (Vernon Hargreaves) e 3 (Jameis Winston) e i New Orleans Saints, i cui tifosi volevano far inserire un annuncio su un tabellone ad Atlanta con su scritto 28-3.

Interrogato sugli scherzi delle squadre avversarie, lo stesso Beasley ha così risposto sorridendo: “Non lo sapevo. I tifosi dei Saints sono nostri rivali, quindi ovvio che vogliano prenderci in giro”.

Il sentimento ricorrente ad Atlanta è però quello di volersi mettere tutto alle spalle. Ricardo Allen e Deion Johnson si sono espressi all’unisono: “All’inizio eravamo distrutti, ma ora non più. È iniziata una nuova stagione e quello che è stato è stato. Abbiamo imparato e siamo ripartiti”.

Della stessa idea anche l’allenatore Dan Quinn: “Tutti ci ricordiamo dell’ultima volta che abbiamo giocato contro i Patriots, ma non è una cosa che ci servirà come motivazione. Quello che dobbiamo pensare è che possiamo fare molto meglio nel 2017 di quanto fatto nel 2016. Ora conta solo il presente, non possiamo continuare a guardare indietro. Domenica dovremo essere nella nostra migliore versione e non potremo esserlo se continueremo a pensare di rigiocare una partita che non si può più cambiare.

Al campo del Gillete Stadium la sentenza: vedremo se Atlanta riuscirà a scacciare l’incubo o se i demoni di febbraio saranno troppo ingombranti.