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“Mike Ashley no more”: il Newcastle United è di nuovo in vendita

Il regno di Mike Ashley sembra essere giunto al capolinea: dopo dieci anni alla guida del Newcastle United il 53enne parton di Sports Direct ha deciso di mettere in vendita la propria squadra. La conferma è arrivata nella tarda serata di ieri e a renderla nota è un comunicato stampa del Newcastle United apparso sul proprio sito internet: “Per dare alla squadra l’opportunità di maturare e di ottenere gli investimenti necessari per crescere in futuro, in questo che è un momento importante nella sua storia, la proprietà ha deciso che il club sarà messo in vendita. Per il bene del Newcastle United e dei suoi i tifosi“.

Con i Magpies ben indirizzati nel cammino attuale in Premier League, le dichiarazioni di Mike Ashley possono suonare piuttosto sorprendenti. Da mesi, però, le speculazioni su un possibile passaggio di testimone ai vertici societari si sono fatte insistenti. Amanda Staveley, nota imprenditrice inglese con le mani in parecchi portafogli del Medio Oriente, è stata avvistata al St James’ Park ad inizio mese nel match dei bianconeri contro il Liverpool. I Reds sono sempre stati un cruccio della Staveley (provò invano a comprarli durante l’era Benítez), ma è parso chiaro che la donna d’affari fosse interessata a visionare da vicino Newcastle e la sua realtà calcistica.

Il diavolo trova dimora nel dettaglio, o nella mancanza di esso: mentre la Staveley intratteneva Kenny Dalglish (ex allenatore di Liverpool e Newcastle) nei box privati e teneva comizio con le tante personalità della tribuna principale, Ashley non era nemmeno presente allo stadio. La cifra stimata per la vendita del club sembra oscillare attorno ai 360 milioni di sterline: con un tifo appassionato e sempre presente, una squadra che, nonostante le “braccina corte” dell’attuale società, sembra rispondere bene sul campo e un allenatore di respiro internazionale a gestire dalla panchina i presupposti per un investimento accurato ci sono tutti.

Foto: Twitter @MirrorFootball

Avere la Toon Army contro non è mai cosa facile; prendendo buone entrambe le accezioni del termine, poche tifoserie in Inghilterra possono essere considerate più morbose. Mike Ashley ha sempre vissuto un rapporto contrastante con la comunità calcistica di Newcastle: dalla gioia per aver evitato il fallimento nel 2007 (che Ashley dipanò con l’acquisto del club per 138 milioni di sterline), allo scoramento per le due retrocessioni in Championship. L’odi et amo ha raggiunto il picco lo scorso giugno con i bisticci fra Ashley e Benítez, quest’ultimo reo di aver preteso troppo dalla società per il mercato estivo. La crepa si è allargata, fino a diventare una voragine.

Tutto sembra portare ad un’immediata cessione, con il termine massimo auspicato da Ashley per il prossimo Natale. Se Amanda Staveley vorrà prendere le redini dei bianconeri, avrà tutto il tempo per discutere i termini economici e districare eventuali nodi contrattuali. Il mercato di riparazione di gennaio potrebbe rivelarsi poi un perfetto ‘pro’ nella lista del nuovo proprietario, visto il denaro in ingresso e la stima mai nascosta verso Benítez. Rinforzandosi, il Newcastle United sarebbe finalmente in grado compiere il definitivo balzo in avanti. Quel balzo che sulla foce del fiume Tyne aspettano da tanti, troppi anni.