Fare la formazione prima del primo anticipo di Serie A è uno dei riti sacri per il fantacalcista. Quello è il momento dei dubbi, delle certezze, delle scelte. Mettere tizio in campo e lasciare caio in panchina può rivelarsi la scelta azzeccata o una mossa scellerata. E ci sono tante varianti da tener conto: intanto, bisogna sapere chi è destinato a saltare il turno di campionato (squalificati, infortunati e non convocati), per i restanti, occorre valutare come hanno vissuto la settimana di allenamenti e gli incroci che regala loro il calendario. Poi è un mix di fantasia, intuito, coraggio e una buona dose di fondoschiena. Ma la fortuna va aiutata e per questo, con umiltà, vi lasciamo qualche consiglio su chi schierare e chi no, consapevoli che, inevitabilmente, accadrà di essere smentiti dai fatti. Ma questo, d’altronde, è il bello del Fantacalcio!
La top 11 dell’ottava giornata schiera fra i pali il portiere viola Sportiello, che dopo un avvio difficile ha blindato la porta, togliendosi perfino lo sfizio di parare un rigore al Papu. La retroguardia a tre, invece, è composta da Ansaldi (dovrebbe spuntarla su De Silvestri e ha l’assist in canna), Cáceres (in gol con la Celeste, potrebbe trovare anche la prima gioia con la maglia del Verona contro il Benevento) e Astori (in casa contro l’Udinese è un buon voto assicurato). Scegliamo una linea di centrocampo che ha nelle corde il bonus: sugli esterni Di Francesco (rientra dopo uno stop e può colpire contro la non irresistibile difesa spallina) e Perišić (ha i numeri per fare la differenza nel derby, i tifosi nerazzurri se lo aspettano, lui darà il massimo), in mezzo al campo Nainggolan (sfida per duri contro il Napoli, il belga non è stato convocato in nazionale ed è carico a mille) e João Pedro (il Cagliari deve vincere contro il Genoa e molto dipenderà dalla vena del brasiliano, uno sul quale è bene puntare sempre, specialmente quando i sardi giocano in casa). Infine, tridente composto da un altro cagliaritano, Pavoletti (il grande ex segna il suo primo gol con la nuova maglia proprio contro la sua vecchia squadra: sembra il copione di una storia già sentita), dal veronese Pazzini (ci vuole coraggio a non schierarlo in casa contro il Benevento) e dal granata Niang (senza Belotti, toccherà anche al franco-senegalese prendersi sulle spalle il peso dell’attacco del Toro).
Pepe Reina è il numero uno della flop 11: sarà difficile mantenere la porta inviolata a casa di Džeko e compagni. La difesa, rigorosamente a tre, è composta da Widmer (rientra a pieno regime dopo un lungo stop, ma gioca a Firenze e preferiremmo dargli tempo per completare il rodaggio), Romagnoli (spesso insicuro, marcherà Icardi e non avrà vita facile) e Bastos (recuperato in extremis, ma di scena nella tana della Vecchia Signora). In mezzo al campo, sconsigliamo vivamente il genoano Taarabt (affaticato, potrebbe non avere i novanta minuti nelle gambe), Allan (un combattente nella battaglia dell’Olimpico: è la sua gara, ma dovrà pensare soprattutto a difendere), Parolo (dalla doppietta contro il Sassuolo alla trasferta dello Stadium: non è sempre Pasqua) e Vecino (in eterno ballottaggio con l’azzurro Gagliardini. Il derby sarà una partita tesa, meglio evitare). Infine, un tris d’attaccanti che al momento hanno poche chance di lasciare il segno: Nani, Falcinelli e Kalinić. Per i primi due si prospetta una panchina iniziale, mentre il croato è alle prese con problemi muscolari che di fatto lo mettono in dubbio per il derby di domenica (André Silva e Cutrone, tra l’altro, hanno giocato e segnato in nazionale e al momento sembrano in vantaggio su Nikola).