Ben ritrovati con il consueto appuntamento del mercoledì, che vi porta nei campus di tutta America per conoscere i risultati dell’ultimo weekend di College Football.
Sembra appena ieri che sulle pagine bianche di questo sito cominciava la stagione 2017 dell’NCAA football. In men che non si dica, senza accorgercene, siamo già arrivati al giro di boa della stagione regolare. Molte squadre hanno superato anzitempo il punto di non ritorno; altre sono emerse dall’anonimato e stanno cercando lo spazio per affermarsi; altre ancora sono in pieno controllo del proprio destino.
Le cadute di Oklahoma e Michigan, per le ambizioni dei rispettivi programmi, sono state quelle più clamorose. Come anticipato nell’articolo di lunedì però, altre due università della Top-25 sono uscite dal fine settimana appena trascorso con le ossa rotte. A Salt Lake City gli Utah Utes (#20) vengono sopraffatti dagli Stanford Cardinal 23-20. In una partita giocata sul filo dei punti, è una corsa da 68 yards di Bryce Love a inizio quarto quarto a creare il solco decisivo nel punteggio.
L’altalena prestativa dei Florida Gators (#21) sembra non volersi arrestare; contro LSU arriva infatti la seconda sconfitta stagionale (17-16). Grande appare il rammarico per i coccodrilli: un trasformazione sbagliata dal kicker Eddy Pineiro a meno di due minuti dal termine interrompe la rimonta dei padroni di casa e regala a Louisiana State uno scalpo importante in una stagione fin qua da dimenticare.
Addio sogni di playoff per i Florida State Seminoles che non riescono proprio a raddrizzare un’annata nera; a passare a Tallahassee questa volta sono i Miami Hurricanes (#13) con il risultato di 24-20. E dire che i ragazzi di Jimbo Fisher sono stati a undici secondi dall’assaporare la seconda vittoria del 2017: i Noles non hanno fatto i conti con Rosier e Langham di Miami, che si mettono in proprio a cronometro praticamente scaduto e ammutoliscono il Doak Campbell Stadium con lancio, ricezione e touchdown da 23 yards.
Nei due match di cartello giocati fra squadre del ranking North Carolina State (#24) le suona per bene a Louisville (#17), vincendo in casa 39-25. Ancora una volta non è bastato Lamar Jackson ai Cardinals per sopraffare un avversario più compatto difensivamente. A Fort Worth il 31-24 con cui TCU (#8) scardina la concretezza dei West Virginia Mountaineers (#23) proietta le Horned Frogs in testa alla Big XII Conference.
A dominare ad ovest sono sempre le compagini dello stato di Washington: Huskies (#6) e Cougars (#11) rimangono imbattute, superando rispettivamente CAL e Oregon senza particolari problemi. La PAC-12 è sempre più una poltrona per due. A est il gruppo a dettare il ritmo è appannaggio delle solite note: Alabama (#1), pur non brillando, vince in casa di Texas A&M 27-19; Clemson (#2) perde il QB titolare Kelly Bryant per infortunio, ma riesce a contenere Wake Forest sul punteggio di 28-14; Penn State (#4) passeggia in Illinois contro Northwestern 31-7, grazie a due touchdown di Saquon Barkley.
La nota di merito della settimana va alla gara giocata fra Buffalo Bulls e Western Michigan Broncos, valida per la Mid-American Conference (MAC). Lontano dai radar nazionali per importanza e qualità, il match termina con la vittoria degli ospiti per 71-68 ed entra nella storia: per decretare un vincitore ci sono voluti infatti ben sette tempi supplementari. Già questo di per sé è un evento (quarta volta nella storia della FBS che una gara termina al settimo overtime), ma sono i 139 punti totali a stabilire un record, superando il precedente di 137 stabilito lo scorso novembre nella partita fra Syracuse e Pittsburgh.
Le classifiche sono cambiate, il ranking si è modificato in base ai risultati: per rimanere sempre aggiornati, cliccate su questo link, dove troverete le graduatorie di tutte le Conference FBS e l’andamento delle squadre nella Top-25.