Il mondiale di Montreal poteva regalare un sorriso e invece è arrivata solo rabbia e tanto dolore per Vanessa Ferrari. Nel corso della finale femminile al corpo libero, l’atleta azzurra si è infortunata al tendine di Achille del piede sinistro, lo stesso operato un anno fa dopo l’avventura ai giochi di Rio. Una vera disdetta per l’atleta bresciana costretta a lasciare la pedana su una sedia a rotelle; nei giorni scorsi la Ferrari non aveva nascosto di credere molto in questa finale, perché puntava alla vittoria e voleva tornare su un podio iridato a distanza di dieci anni dal bronzo ottenuto a Stoccarda. Un episodio che a questo punto mette a serio rischio il proseguo della sua carriera agonistica.
Nella stessa finale, invece, è arrivato un sesto posto per l’altra azzurra, la toscana Lara Mori, che ha chiuso con il punteggio finale di 13.266; la Mori ha concluso al 12° posto nel concorso individuale. Oro per la giapponese Mai Murakami, mentre c’è un po’ d’Italia nel bronzo della britannica Claudia Fragapane, figlia di genitori italiani. Il medagliere finale della manifestazione parla asiatico con i tre ori a testa ottenuti da Cina e Giappone; per la Russia c’è il titolo vinto da Marija Paseka nel volteggio, mentre gli Stati Uniti celebrano la vittoria di Morgan Hurd nel concorso individuale femminile. Una rassegna iridata ricordata anche per gli infortuni: prima della Ferrari infatti c’era stato l’infortunio al tendine per la rumena Larisa Iordache, per la quale si prospettano nove mesi di stop. Out forzato per problemi alla caviglia anche per l’icona internazionale della ginnastica Kohei Uchimura.