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Oggi, con le ultime due partite in programma tra Stjarnan e Rossiyanka e tra Olimpia Cluj e Rosengard, si conclude l’andata dei sedicesimi di finale della Women’s Champions League edizione 2017-2018, edizione che ci vede protagonisti con Fiorentina e Brescia, le due squadre che si sono contese la Supercoppa Italiana, che hanno affrontato rispettivamente le danesi del Fortuna Hjørring e le olandesi dell’Ajax. Con esiti purtroppo differenti.

Partiamo dalle toscane, all’esordio assoluto nella massima competizione europea di calcio femminile e che si trovavano di fronte un avversario forte fisicamente, esperto conoscitore della competizione e che veniva in Italia con i numeri e il piglio del vincitore, almeno sulla carta. Il primo tempo ha dimostrato come la Fiorentina abbia subito l’emozione del debutto e la disposizione tattica della squadra di Sorensen, che ha usato l’esterno nazionale brasiliano Tamires come un grimaldello per scardinare la difesa viola e che si è affidato alla mediana bassa composta da Cordia e Holmgaard per contenere le ripartenze italiane: la fortuna ha però arriso alle viola che sono passate in vantaggio con una rete di Valery Vigilucci che ha spiazzato il portiere grazie ad una deviazione di un difensore e che poi hanno concretizzato con il colpo di testa di Ilaria Mauro da punizione di Linari. Peccato per il gol capolavoro di Bruun nel finale che rimette in gioco le danesi: in terra di Danimarca ci sarà da sudare e non poco, viste le differenze climatiche e ambientali. Ma Fattori, a fine gara, si è dimostrato fiducioso chiedendo alle sue un gol per stare tranquilli.

Passiamo ora invece alle lombarde, veterane della competizione e che avevano di fronte un avversario al suo debutto nella Women’s Champions League. La gara è stata molto fisica e maschia e ha visto le olandesi ritrovarsi subito in dieci uomini per l’espulsione di Van Den Bighelaar grazie ad una folle gomitata rifilata davanti al quarto uomo. Il Brescia però non ha saputo approfittare della superiorità numerica e nel finale ha subito la beffa, rappresentata dalla rete dell’Ajax per mano (anzi per testa) di Bakker che centra il palo interno alla destra di Marchitelli prima che la palla si depositi in rete. Ora tocca alla squadra di Piovani tentare di ribaltare il risultato in casa al Rigamonti contro un avversario che si è dimostrato a dir poco ostico e determinato. E anche qui Piovani si è detto deluso per il risultato ma convinto di potersela giocare contro avversarie molto dotate fisicamente.

E le altre? Beh, ci sono stati risultati ampiamente preventivabili e altri che hanno invece stupito. Dando per scontata la qualificazione sia del Lione campione uscente che dello Sparta Praga e del Barcellona, vediamo come le inglesi abbiano avuto ragione delle avversarie (compreso il colpaccio del Chelsea contro il Bayern Monaco targato Spence) e come il Wolfsburg sia tornato a ruggire in Europa affondando in trasferta l’Atletico Madrid. Zurigo e Brondby hanno diviso la posta con le rispettive avversarie mentre la Stella Rossa ha fatto il colpaccio in casa del Montpellier grazie ad un’autorete.

Che partite ci aspettano ora mercoledì prossimo? Beh, almeno a sentire le parole dei due allenatori italiani, ci sarà battaglia in campo per altri novanta minuti, non pensando al campionato per qualche attimo ma concentrandosi su un obiettivo che ci vede deficitari ma che potrebbe regalarci grosse soddisfazioni (sorteggio permettendo). Sembra più improbo il compito del Brescia chiamato a riscattare settanta minuti in cui, nonostante l’uomo in più, non sia riuscito ad essere troppo pericoloso, mentre la Fiorentina, se gioca con la stessa accortezza tattica che ha mostrato al Franchi ieri sera, non sembra dover temere troppo le avversarie. Ma si sa, il pallone è rotondo e quindi, come diceva il maestro Trapattoni, “non dire gatto se non ce l’hai nel sacco”. Noi non possiamo che augurare un grande in bocca al lupo a Brescia e Fiorentina e sperare di raccontarvi mercoledì prossimo di un doppio passaggio del turno che sarebbe oro colato per il calcio femminile italiano tutto. E non solo.