Rugby: autunno caldo per l’Italia di O’Shea
Manca poco più di un mese al fischio d’inizio di Italia-Fiji, primo dei tre test match autunnali per la Nazionale di Conor O’Shea, e l’ovale tricolore attende, non senza qualche pensiero tra infortuni più o meno seri, di capire se la cura irlandese riuscirà a dare i suoi primi frutti duraturi. La storica vittoria contro il Sudafrica, colta al secondo test match dell’autunno 2016, aveva titillato gli animi più ottimisti, che non si sarebbero aspettati l’immediato rovescio contro Tonga e, soprattutto, l’ininterrotta serie di sconfitte che hanno visto Azzurra al palo sia per il Sei Nazioni 2017 sia per i test match di giugno.
La sequenza delle prossime partite è, sotto il profilo della difficoltà, a crescere: si parte sabato 11 novembre contro i figiani, appunto, sul verde del Massimino di Catania. È il modo, da parte della Federazione Italiana, di rendere omaggio, da un lato, all’etneo Andrea Lo Cicero, ex capitano azzurro (103 cap) ritiratosi nel 2013, e, dall’altro, di tornare in Sicilia a distanza di quasi venticinque anni.
La settimana successiva, sabato 18 novembre, appuntamento sulle rive dell’Arno, avversari i Pumas, di ritorno nello Stivale a tre anni dalla dura battaglia di Genova: molte cose sono mutate, dall’una e dell’altra parte, e quello con l’Argentina sarà un appuntamento interessante per saggiare, anche sotto il profilo caratteriale, il XV azzurro. La città gigliata si augura di poter assistere a un altro momento storico per l’ovale italiano, dopo il sorprendente successo dell’anno scorso contro una versione non particolarmente brillante degli Springboks (al momento, unica vittoria da ct per O’Shea), ma anche ricordando il miracolo sfiorato cinque anni fa contro l’Australia, quando il pallone del possibile pareggio calciato da Orquera si stampò sul palo sul finire dell’incontro.
Sul prato dell’Euganeo, a Padova, sabato 25 novembre, sarà comunque un Sudafrica totalmente diverso rispetto a dodici mesi fa: i ragazzoni di Coetzee, orfani dell’infortunato Jaco Kriel, paiono davvero aver invertita la rotta rispetto al passato. A dimostrarlo stanno i risultati raccolti nel presente The Championship, oltre alle parole, più o meno sensate, dei suoi dirigenti; infatti, se Jurie Roux, amministratore delegato della federazione sudafricana, sottolinea il buon lavoro svolto negli ultimi mesi invitando, però, a non adagiarsi sugli allori, il presidente Mark Alexander ha recentemente prospettato con un’ammirevole disinvoltura l’ipotesi di allestrie due nazionali sudafricane: una per le competizioni australi, una (nel mirino c’è, ovviamente, il Sei Nazioni) per l’emisfero settentrionale. Del resto, con Cheetahs e Southern Kings, franchigie della Repubblica, in Pro14, sarà difficile ritenere illegittime ulteriori ambizioni d’inserimento. Chi vivrà vedrà: intanto, il Quatto Nazioni si chiuderà sabato prossimo con la vittoria già acquisita da parte degli All Blacks (recheranno visita proprio agli Springboks). Il plausibile successo neozelandese in Africa, in ogni caso, non potrà cancellare le due vittorie ottenute contro l’Argentina e, soprattutto, il doppio pareggio (evento di assoluta improbabilità) con l’Australia, risultati che, sommati ai successi dei test match estivi, hanno rilanciato appena sotto il terzo gradino mondiale Etzebeth e compagni.
In casa azzurra, l’attesa per i tre incontri è grande, a partire dalla voglia di ritornare in Sicilia. Pierluigi Bernabò, responsabile FIR per quanto concerne l’organizzazione di eventi, ha dichiarato: “L’entusiasmo della Sicilia per questo grande evento ha contagiato tutti: istituzioni, media, club di rugby, scuole, università e, lo sottolineo con grande piacere, i vertici e il management del Catania Calcio, che ci sta dando disponibilità e supporti encomiabili. Si respira atmosfera di passione: la popolazione della città e di tutta la Regione è pronta a sostenere e a trascinare la nostra Nazionale. Dovrà essere una giornata da ricordare in particolare per i tanti giovani che saranno presenti allo Stadio“. Per l’occasione, i prezzi dei biglietti partiranno da 12€, attraverso il canale di TicketOne, da tempo partner ufficiale di Italrugby.
Come giusto che sia, anche il presidente FIR Alfredo Gavazzi ha rilasciato alcune dichiarazioni a proposito dei prossimi appuntamenti: “Continuare a promuovere e sviluppare il rugby nel nostro Paese è e rimane la nostra principale missione e siamo felici di riportare ancora una volta, la terza nel corso del mio mandato, la Nazionale a giocare a Firenze, capoluogo di una delle regioni che ha conosciuto negli ultimi due lustri uno sviluppo tanto significativo del nostro sport. Voglio ringraziare il Sindaco di Firenze Dario Nardella e l’Assessore allo Sport Andrea Vannucci che hanno creduto e credono fortemente nel nostro sport e nei suoi valori e che hanno fortemente voluto un accordo triennale che ci vedrà nuovamente a Firenze anche nel prossimo autunno. Il successo contro il Sudafrica dell’anno passato è destinato a rimanere una storia miliare nella storia di FIR, ma noi dobbiamo guardare al futuro e siamo sempre più certi che Conor O’Shea ed il suo staff siano le figure più indicate per guidarci attraverso questo percorso di crescita. Il derby contro l’Argentina rappresenterà un test importante per la nostra Nazionale e non ho dubbi che gli sportivi di tutta la Toscana sapranno garantire ancora una volta la cornice di pubblico ideale a sostenere nel migliore di modi Parisse e compagni”. Il sopracitato assessore Vannucci fa eco al presidente: “Dopo il successo dello scorso anno, continua il rapporto tra Firenze e la palla ovale con una nuova sfida che si annuncia bella e appassionante per tutti gli appassionati e per tutti gli sportivi fiorentini”.
Chiude, infine, Alessandro Zanni, molto concentrato sugli impegni che attendono lui e gli altri azzurri convocati da O’Shea: “Contro l’Argentina – ha dichiarato la terza linea di Italia e Benetton Treviso – è ogni volta una sfida sia fisica che psicologica. La mischia sudamericana è una delle migliori al mondo, ma nell’ultimo anno, con l’arrivo di Conor e del suo staff, è stato intrapreso un percorso importante per migliorare non solo il nostro gioco, ma anche la performance atletica individuale. Credo che le vittorie di Zebre e Benetton delle ultime settimane siano un segno evidente che qualcosa sta cambiando, anche se rimane molto da fare. Io, dopo due anni difficili caratterizzati da problemi fisici, sono pronto al rientro e spero di riuscire a conquistare un posto nel gruppo che affronterà i Pumas a Firenze”.
Insomma, staremo a vedere.