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NCAA FOOTBALL – Washington State passa l’esame USC: i Cougars “graffiano” i Trojans 30-27

Il venerdì sera in America si accendono i riflettori sul fine settimana di College Football. Le “Friday Night Lights“, già cantante in libri, film e serie TV di grande successo, risplendono su Pullman per il match fra i Washington State Cougars (#16) e gli USC Trojans (#5). Un anticipo di lusso nel programma del weekend e, cosa ben più importante, uno scontro fra teste di serie che vogliono continuare a sognare il titolo della PAC-12 Conference.

Imbattuta alla vigilia, Washington State ospita al Martin Stadium Sam Darnold e le sue ambizioni di Heisman Trophy; l’obiettivo dei Cougars è quello di contenere la prolificità realizzativa del quarterback californiano, mantenere contatto nel punteggio e mettere i Trojans sotto pressione, costringendoli a giocate frettolose. I padroni di casa si affidano in attacco alla percentuali di Luke Falk, senior QB all’ultimo anno universitario, preciso in questa stagione come non mai in carriera.

Le premesse di spettacolarità sono pienamente rispettate. Nella prima metà di gara, chiusa sul 17-17, la difesa di Washington State riesca a contenere Darnold al lancio, ma non può fare nulla contro il gioco a terra dei Trojans: Ronald Jones II entra di diritto negli “Highlights of the Week” con una corsa di 82 yards che lo porta fino in touchdown. Anche Darnold va a segno su corsa (4 yards). I Cougars rispondono con la ricezione in meta di Tavares Martin Jr. e la realizzazione di Jamai Morrison allo scadere della seconda frazione.

Foto: Twitter @v_reeves9

L’equilibrio perdura anche nella mezz’ora di gioco successiva. Morrow marca il secondo TD di giornata e porta Washington State sul 27-20; Sam Darnold pareggia i conti con la seconda corsa personale in touchdown. Con meno di 120 secondi da giocare, i Cougars riescono a portarsi in zona field goal con Eric Powel che calcia in mezzo ai pali dalla linea delle “32” e regala tre preziosissimi punti di vantaggio ai suoi. L’attacco di USC, chiamato a risalire il campo con il cronometro dalla parte del nemico, va in confusione: Darnold, pressato dall’incursione di Jahad Woods, si lascia sfuggire il pallone; il fumble fa cadere l’ovale a terra ed preda dei Cougars, che riconquistano il possesso e mettono in ghiaccio la contesa.

Dopo un quarto di secolo Washington State torna a vincere contro una testa di serie dal ranking più alto; era dal 2002 che i Cougars non battevano i Trojans e la vittoria di venerdì va a braccetto con la peggior prestazione in carriera al lancio di Sam Darnold (164 yards e nessun touchdown a referto). Meriti e demeriti da spartire equamente a parte, l’università d’istanza a Pullman festeggia in pompa magna lo storico risultato e l’invasione di campo al termine delle ostilità sottolinea l’importanza che il popolo dei coguari dava alla sfida, smorzando la tensione di una vittoria sudata e, quindi, ancor più sentita.

“Questo è un trampolino per noi. D’ora in avanti il nostro intento è quello di vincere più partite possibile; dobbiamo trarre beneficio dalla sofferenza con cui abbiamo vinto questa sera” dice Luke Falk in conferenza stampa. Una serata da record per il QB originario dello Utah che con 1210 lanci completati supera Sean Mannion (ex Oregon State Beavers) in testa alla classifica di sempre della Pac-12 e aggancia Marcus Mariota (ex Oregon Ducks) al secondo posto nella graduatoria di touchdown lanciati.