Partita da vincere per entrambe le squadre, distanziate da un solo punto in classifica dopo sei turni. Chievo e Fiorentina danno vita ad una sfida bellissima, fatta di continui ribaltamenti di fronte e mille occasioni. Vantaggio viola di Simeone, ma la doppietta di Castro decide il match.
Si saltano i convenevoli: le squadre sono da subito aggressive alla ricerca del vantaggio, in particolare i tre viola di trequarti nell’inserimento tra le linee. Nasce così il vantaggio ospite, grazie al cross di Théréau per Simeone, altrettanto preciso nel girare di testa: ChievoVerona-Fiorentina 0-1. È solo il 6′ e la partita non cambia, va però evidenziata la facilità con cui, più volte, la Viola riesce a puntare in gran velocità la difesa avversaria. Ambo i fronti si sviluppa molto sulle fasce, questo genera importanti sovrapposizioni da parte dei terzini gialloblù a partire dal quarto d’ora e la Fiorentina non ne è insofferente. L’insistenza clivense è premiata al 25′, grazie al liberissimo Castro dopo il traversone di Birsa (Biraghi pessimo): ChievoVerona-Fiorentina 1-1. Eppure continuano a darsele di santa ragione, da una parte all’altra in pochi secondi, i gialloblù spaventano in ripartenza e Sorrentino è chiamato alla parata super su Simeone verso fine frazione. Bellissimo primo tempo.
Saltare i convenevoli è l’abitudine della gara. Non c’è neanche il tempo di capire che è cominciata la ripresa, una quarantina di secondi ed Hetemaj sventaglia da sinistra verso destra per il colpo di testa di Castro, la cui traiettoria è imparabile: ChievoVerona-Fiorentina 2-1. Sempre da una parte all’altra, ogni possesso diventa occasione da gol, ma dopo una decina di minuti la Viola aumenta e si alza, sbaglia talvolta in impostazione ma ora spaventa di più. Gli attacchi gialloblù diventano meno frequenti, ma il tasso di pericolosità non diminuisce ancora. Il tentativo è forse di diminuire il ritmo di una partita frenetica ed effettivamente la partita subisce un rallentamento, ma la Fiorentina non abbassa il proprio baricentro. La tensione cresce, il Chievo è ormai asserragliato in difesa del vantaggio, ma i viola sono sempre imprecisi. Al triplice fischio è premiata una gara di grandissimo sacrificio gialloblù e condannata una Fiorentina creatrice ma tutt’altro che incisiva: non va, la Viola non va.
CHIEVOVERONA-FIORENTINA 2-1 (1-1)
ChievoVerona (4-3-1-2): Sorrentino 7; Tomović 6 (63′ Depaoli 6), Gamberini 6.5 (70′ Cesar 6.5), Dainelli 7, Cacciatore 6.5; Castro 7.5, Radovanović 7, Hetemaj 7; Birsa 7 (73′ Bastien 5.5); Pucciarelli 6.5, Inglese 6.5. A disp.: Seculin, Confente, Rigoni, Garritano, Stępiński, Gaudino, Léris, Bani, Pellissier. All.: Maran 7.5.
Fiorentina (4-2-3-1): Sportiello 6.5; Bruno Gaspar 5.5, Astori 6, Pezzella 6.5, Biraghi 4.5; Badelj 6, Veretout 6; Benassi 5.5 (77′ Babacar 5.5), Théréau 6 (56′ Saponara 5.5), Chiesa 6.5 (52′ Gil Dias 5.5); Simeone 6.5. A disp.: Drągowski, Milenković, Laurini, Sánchez, Eysseric, Olivera, Cristóforo, Lo Faso, Hugo. All.: Pioli 5.5.
Arbitro: Giacomelli di Trieste.
Marcatori: 6′ Simeone (F), 25′ Castro (C). 46′ Castro (C).
Note – Ammoniti: Tomović, Radovanović (C); Veretout (F).