Home » Udinese, Delneri: “Senza rigori avremmo vinto 1-0: gli altri non hanno mai calciato in porta”

Udinese, Delneri: “Senza rigori avremmo vinto 1-0: gli altri non hanno mai calciato in porta”

copyright Mondosportivo.it/Stefano Tomat

Luigi Delneri, dopo la vittoria per 4-0 ottenuta in casa contro la Sampdoria, si è presentato in sala stampa per la consueta conferenza post partita. Queste le sue principali dichiarazioni:

Se non ci fossero stati i tre rigori avremmo vinto 1-0, perché gli altri non hanno mai calciato in porta. Abbiamo giocato con attenzione, senza sbavature, abbiamo tenuto testa a una squadra importante. Siamo stati bravi a lasciar giocare i due centrali difensivi, concentrandoci su Torreira. Oggi i ragazzi sono stati molto più attenti, più presenti, più precisi. Per noi è stato importante recuperare Samir, che ha potuto liberare offensivamente Lasagna e Jankto. Maxi López sta diventando un punto di riferimento sempre più importante: il gol che ha fatto dimostra che è un grande attaccante.

De Paul e Lasagna oggi hanno giocato più stretti e hanno aiutato a togliere riferimenti a Torreira. Samir per noi è molto importante, sta tornando sui suoi livelli. Non mi piace parlare di moduli di gioco, di numeri, quelli servono al Lotto.

Fofana è un giocatore che ha qualità importanti. Dev’essere collocato in una squadra che lo protegga. Barak dà molto più peso alla squadra, oggi ha fatto un gran filtro, aiuta Behrami come Fofana non riuscirebbe a fare. Lui dà molta profondità, oggi è andato dentro quattro volte e ha guadagnato due rigori.

Nuytinck meglio con Angella? Per me gioca bene anche con Danilo. L’importante è che ognuno faccia ciò che sa fare: se uno è un marcatore deve marcare e non inoltrarsi in fraseggi se non è sicuro.

Il centrocampo oggi è stato il fulcro di tutto. L’inserimento di Balić non era previsto, doveva giocare Behrami tutta la partita. Entrare a freddo in una partita molto dura non è facile, per me ha fatto cose buonine. Certamente non è aggressivo come Behrami, però va preso per quel che può dare, sia per i suoi piccoli pregi che per i suoi piccoli difetti.