Pierluigi Tami, oggi, nella conferenza stampa di presentazione della partita di domenica a Zurigo, è stato molto duro, soprattutto con l’ambiente: “Vorrei fare il punto della situazione. I media ticinesi fanno molto per il Lugano, sono importanti. In questo momento, è importante essere obiettivi. Qui a Lugano, come d’altronde suggeriscono i colori della società, si vede o bianco o nero: però, esistono anche altri colori. ”
“Credo si stia un po’ perdendo il senso della misura, e mi domando il perché. A mio parere, perché qualcuno ha delle aspettative troppo grandi. Così facendo, si sta creando un clima di sfiducia attorno alla squadra, che è deleterio. Chi dice che bisogna passare per forza il girone di Europa League deve riflettere sul fatto che noi siamo i neofiti, gli ultimi arrivati. Le altre squadre del girone hanno nelle loro fila diversi nazionali, hanno tutte vinto il campionato nel loro paese: il Lugano, lo scorso anno, è arrivato 40 punti dietro il Basilea. Andiamo a vedere: ci sono squadre come il Colonia che, in Europa League, hanno zero punti come noi, e un punto in campionato. La Coppa è difficile, ci porta via energie, e quaesta cosa la paghiamo in campionato.”
“Nessuno ci ha messo sotto nel gioco, in queste ultime partite: solo lo Young Boys nel secondo tempo. Andiamo a Zurigo per vincere, come in ogni partita. Se vinceremo avremo tre punti in più, ma non saremo certo salvi. Però dobbiamo essere obbiettivi. Vendiamo gli internazionali e diventiamo più forti? Non bisogna illudere i tifosi, altrimenti le analisi le facciamo partendo da questi punti di vista, e perdiamo il controllo. Vedo troppa frustrazione: la delusione ci sta, la frustrazione no. Non so se questo sia il Lugano più forte degli ultimi anni: però, questo ha un triplice impegno. Dobbiamo tenere i piedi per terra: sarà una stagione difficile, ma sono certo che questa squadra ha i mezzi pe venirne fiuori”
Tami è consapevole delle difficoltà, ma ha fiducia: per quanto dimostrato fin qui dalla propria squadra: “Stiamo facendo un percorso di crescita e dobbiamo continuare su questa strada. Abbiamo dieci giocatori che non hanno fatto la preparazione, e del resto la dirigenza ha fatto miracoli per portarli qui, e sono arrivati in tempi diversi. I giocatori stanno facendo il massimo, e non mi piace questa negatività che circonda i ragazzi. Dovremo soffrire: questa squadra si salverà, crescerà, e cresceremo tutti insieme. Chi vuole bene al Lugano, ora deve stare vicino alla squadra. Io sono tranquillo e sereno, e contento di ciò che vedo.”