Coppe

Lugano, Tami: “Vogliamo fare bene”

Tradizionale conferenza stampa, come da prassi UEFA vuole, per il tecnico del Lugano Pierluigi Tami, che si è presentato in sala stampa con il portiere David Da Costa. Ecco le sue principali dichiarazioni (fonte: FC Lugano): “Sapevamo che il fatto di non poter giocare nel nostro stadio, nonché l’orario d’inzio partita, avrebbero penalizzato i nostri sostenitori: tuttavia, seppur dispiaciuti, siamo concentrati sull’aspetto tecnico della gara, vista la sua importanza. Avremo di fronte una squadra galvanizzata dal successo Steaua nel derby e dalla posizione in classifica, mentre noi veniamo da due sconfitte nelle ultime due partite di campionato. Tuttavia, c’è grande voglia di riscatto e di fare bella figura in questa importante competizione.”

“Loro dovranno rinunciare ad Alibec, che è un elemento importante. Tuttavia. potranno contare su validi sostituti, non credo sia per loro un problema. Da parte nostra, non nego che, dopo la sconfitta di domenica, soprattutto per le circostanze nelle quali è maturata, ci sia un po’ di frustrazione. Stavamo facendo bene, abbiamo avuto delle occasioni per sbloccare il risultato: se ci fossimo riusciti, nella prima mezzora, ora faremmo altre considerazioni. Dopo Basilea e Thun ci esaltavano, e oggi ci dicono che abbiamo sbagliato tutto. Garantisco però che la squadra è viva, cerca di seguire il proprio percorso di gioco, e vuole fare risultato. Per farlo, dovremo avere fiducia in noi stessi. Domani sera (oggi ndr) avremo un’opportunità di portare avanti le nostre idee, di correggere le cose che non hanno funzionato, sperando che arrivino, oltre alle buone prestazioni, anche i risultati positivi.”

“Questa competizione, per il Lugano è un’esperienza nuova. Abbiamo preso però sin dall’inizio l’opportunità dell’Europa League come un’occasione per i singoli e per la squadra di imparare e crescere. Ripeto ancora che tutte le altre formazioni del nostro girone hanno già vissuto queste dinamiche, e sono, per questo, avvantaggiate. Ma noi, stiamo imparando velocemente. In Israele, dopo il primo quarto d’ora, abbiamo dimostrato di avere la qualità e il gioco per stare in Europa”.

Anche il portiere Da Costa ha risposto a delle domande: “Avevo già avuto esperienze di Coppe internazionali a Zurigo, ma non ho dovuto insegnare nulla, ai miei compagni, in tal senso. Sono bastati i primi 12′ a Beer Sheva dopo 12′ per capire e per crescere tutti insieme. In certi momenti delle partite, diciamo che cerco di raccomandare e consigliare come gestire meglio le situazioni difficili. Ma è un’esperienza che stiamo facendo tutti insieme.”