NCAA FOOTBALL – È Dwyane Wade il talismano di Nebraska
Cos’avranno mai in comune un campione dell’NBA come Dwyane Wade e lo stato del Nebraska? La risposta è semplice: Gabrielle Union. La famosa attrice e moglie del cestista dei Chicago Bulls nasce e cresce Omaha e come gran parte degli abitanti della città in età da college frequenta la University of Nebraska. A queste latitudini il colore rosso e i campi di grano non sono una scelta, bensì un status symbol; grazie al senso di appartenenza alla “Big Red Nation” della compagna, Dwyane diventa per osmosi un Cornhusker e non è insolito incontrare la coppia a Lincoln durante le partite casalinghe della squadra. Sensibili al richiamo dell’ovale (e delle pannocchie), i coniugi Wade sono presenti sabato al Memorial Stadium al primo match di conference di Nebraska contro Rutgers. La situazione critica a livello atletico in cui versano gli Huskers non placa la gioia di Dwyane e Gabrielle nel tornare a tifare dal vivo i colori del proprio cuore. Nebraska la spunta 27-17, ma non può essere sinonimo di rinascita, data la grande difficoltà dei ragazzi di Mike Riley nell’esprimere un gioco degno della casacca indossata. Esultano comunque i Wade’s che, per un giorno almeno, si possono autoproclamare talismani dei Cornhuskers.
Passando a partite ben più rilevanti, rimbomba ancora la caduta dei Florida State Seminoles (#12), che perdono malamente in casa contro North Caroline State. Per Jimbo Fisher e i suoi pesano la sconfitta all’esordio contro Alabama e lo stop forzato dall’uragano Irma, a cui va aggiunto l’infortunio del quarterback titolare, Deondre Francois. Trentadue anni sono passati dall’ultima volta in cui FSU schierava dal primo minuto un lanciatore freshman; nonostante tutto James Blackman gioca una buona gara, chiudendo con 22 su 38 per 278 yards, ma non basta contro la fame e la voglia del Wolfpack. La casellina delle vittorie-sconfitte dei Noles è impietosa: 0-2; una situazione al limite del grottesco (viste le ambizioni da titolo di inizio campionato) che non si palesava dal lontano 1989 e che porta all’esclusione dalla Top-25.
Vittoria col brivido per i Penn State Nittany Lions (#4) che in esterna hanno ragione degli Iowa Hawkeyes a tempo praticamente scaduto. Sotto le luci del Kinnick Stadium la resilienza degli ospiti trova risposta nell’ultima giocata utile prima dello scadere del tempo regolamentare, quando Trace McSorley pesca in endzone le mani protese di Juwan Johnson ad evitare un sconfitta pressoché certa. Imbattibilità stagionale che perdura anche per le altre quattro squadre in cima alla graduatoria di merito: gli USC Trojans (#5) regolano 30-20 Cal, grazie all’ennesima prestazione sopra le righe di Sam Darnold (26 su 38 per 223 yards e 2 TD); gli Oklahoma Sooners (#3) soffrono più del dovuto a Baylor ma portano a casa il bottino pieno, schiantando i Bears 47-41; Alabama (#1) passeggia a Vanderbilt 59-0 e si permette il lusso di schierare per una buona fetta di match il quarterback di riserva Tua Tagovailoa; con 27 punti a referto nel quarto periodo di gioco Clemson (#2) punisce Boston College 34-7 e mette in risalto, ce ne fosse ancora bisogno, una compattezza difensiva di altissimo livello.
Il ritorno in terra natia non è stato dei migliori per Nick Fitzgerald; nemmeno la presenza dei nonni sugli spalti del Sanford Stadium di Athens è servita al QB dei Mississippi State Bulldogs (#17) per diradare le nubi di una giornata grigia. A stravincere sono gli altri molossoidi, quelli della University of Georgia (#11) che annientano i rivali di conference 31-3. I Bulldogs di Athens controllano il match senza patemi grazie al propulsivo gioco di corsa, guidato dai quadricipiti possenti di Nick Chubbs (secondo giocatori nella storia dell’università per yards corse). Il basso regime al lancio di Jake Fromm non oscura la precisione del giovane quarterback dei Bulldogs georgiani, che chiude il referto con 9 su 12 per 201 yards e 2 TD. Brutto stop per le ambizioni di Mississippi State; conferme su conferme invece per Georgia, che si candida come possibile outsider nella corsa al titolo della SEC.
Le classifiche sono cambiate, il ranking si è modificato in base ai risultati: per rimanere sempre aggiornati, cliccate su questo link, dove troverete le graduatorie di tutte le Conference FBS e l’andamento delle squadre nella Top-25.