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Serie C, a rischio rinvio la gara tra Catania e Fidelis Andria?

Ancora tensioni in Serie C, dopo tutte quelle che si sono succedute delle ultime settimane: questa mattina è il Catania a svegliarsi nel bel mezzo di una situazione surreale che, per via della delicata questione stadio, potrebbe non permettere il regolare svolgimento della partita in programma stasera tra gli etnei e la Fidelis Andria allo stadio Massimino.

A far luce sull’accaduto ci ha pensato il portale itasportpress.it, che ha raggiunto l’amministratore delegato del club rossoazzurro Pietro Lo Monaco per conoscere i dettagli di questa vicenda: a differenza della prima esperienza etnea del dirigente, tra il Comune e la società non vi è più una convenzione riguardo il libero usufrutto dello stadio, bensì vi è l’affitto partita per partita dell’impianto che finora ha permesso alla squadra di giocare regolarmente tra le mura amiche.

Questa mattina, però, i dirigenti del Catania, nonostante avessero effettuato in anticipo il bonifico, hanno trovato i cancelli dell’impianto sbarrati: al centro della questione vi sarebbe un documento di assunzione di responsabilità non firmato, che prevede diverse clausole e che la società vorrebbe ridiscutere.

La situazione è bloccata: l’amministrazione comunale non ha ancora dato i permessi necessari, il rischio di un rinvio della gara di stasera c’è tutto, considerando anche che è stato impedito ai siciliani di vendere i biglietti per la partita, senza dimenticare che, sempre a causa di queste incomprensioni, non è stato possibile vendere i propri abbonamenti né sottoscrivere la Tessera del Tifoso (secondo alcune voci, proprio per questi motivi sarebbe stata a rischio anche la sfida con il Lecce, oltre all’amichevole tra Milan e Betis Siviglia giocata lo scorso agosto).

Dall’ambiente, nonostante tutto, filtra ottimismo e secondo diversi addetti ai lavori la questione dovrebbe essere risolta già in giornata, permettendo di giocare regolarmente questa sera la sfida tra Catania e Fidelis Andria, scongiurando un rinvio che avrebbe del clamoroso.