Peter Sagan: il bicampione del mondo si presenta ancora una volta come l’unico grande favorito della vigilia, in caccia di quel terzo successo iridato che lo proietterebbe al pari dei record di Alfredo Binda (1927, 1930, 1932), Rik Van Steenbergen (1949, 1956, 1957), Eddy Merckx (1967, 1971, 1974) e Óscar Freire (1999, 2001, 2004). In caso di successo lo slovacco diventerebbe il primo corridore della storia del ciclismo su strada ad aggiudicarsi tre campionati del mondo consecutivi. Da uomo da battere Peter Sagan dovrà però ovviamente fare i conti con squadre molto più attrezzate della sua Slovacchia.
Edvald Boasson Hagen-Alexander Kristoff: vincere in casa non è mai facile. Gli ultimi a riuscirci siamo stati proprio noi italiani nel 2008, quando Alessandro Ballan in solitaria poté alzare le braccia al cielo sotto il traguardo di Varese. Rispettivamente sesti e settimi lo scorso anno a Doha, la coppia norvegese potrà godere del sostegno del pubblico tanto atteso alle transenne del circuito di Bergen. Vista l’esperienza di quanto accaduto nel finale di un anno fa nel deserto del Qatar – dove ognuno ha corso per sé – sarà fondamentale in casa Norvegia stabilire a tavolino una gerarchia tra i due fuoriclasse.
Fernando Gaviria: il colombiano della Quick-Step Floors è l’uomo che avanza. Dominatore delle volate rosa e maglia verde del Giro 2017, i limiti di Fernando Gaviria sono ancora tutti da esplorare. Già vincitore della Parigi-Tours lo scorso anno, il mondiale di Bergen sarà per lui un grande banco di prova in chiave corse di un giorno. Dovesse riuscire ad arrivare all’ultimo chilometro nel gruppo dei migliori, il colombiano ha tutte le carte in regola per poter sconfiggere Peter Sagan.
Michał Kwiatkowski: il campione del mondo 2014 sarà un sicuro protagonista. A Ponferrada vinse su un percorso molto più duro, ma sullo strappo di Salmon Hill – punto chiave del circuito finale – un’attaccante puro come il polacco – tra i migliori al mondo nelle corse in linea – cercherà senz’altro di scombinare i piani delle squadre dei velocisti. Dallo scollinamento dell’ascesa di Salmon Hill nella tornata finale mancheranno undici chilometri al traguardo, di cui i primi cinque di discesa.
Gli azzurri: dovrà essere un’Italia votata all’attacco quella di Bergen. Nonostante infatti l’assenza di una grande stella da scortare fino ai chilometri finali, il CT Davide Cassani potrà contare su uno schieramento equilibrato, duttile e di qualità. Matteo Trentin e Sonny Colbrelli – uomini veloci a loro agio sui brevi strappi – dovrebbero essere, visto il percorso, le frecce più appuntite della formazione azzurra. De Marchi, Ulissi e Moscon avranno il compito fondamentale di accendere la corsa da lontano, con un velocista puro come Elia Viviani pronto in ogni momento a diventare capitano nel caso di una gara fortemente controllata. Bettiol, Bennati e Puccio gli uomini così detti di fatica, cardine di questa squadra azzurra priva di big, ma alimentata da tanta energia e tanto cuore.
Gli outsiders: Greg Van Avermaet, Michael Matthews, Julian Alaphilippe, Philippe Gilbert, John Degenkolb.
Vincitore mondiali Bergen 2017: prova élite uomini – Michał Kwiatkowski
Alziamo le quote
Vincitore mondiali Bergen 2017: prova élite uomini – Julian Alaphilippe
Testa a testa
Edvald Boasson Hagen vs Michael Matthews
Fernando Gaviria vs Elia Viviani
Matteo Trentin vs Alexander Kristoff
Greg Van Avermaet vs Philippe Gilbert
Oliver Naesen vs Zdeněk Štybar