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NFL – MSChoice: gli Steelers e il calendario favorevole

Ken Durden / Shutterstock.com

Spesso si sottovaluta quanto il calendario possa fare la differenza nella NFL. A differenza di un campionato di calcio per esempio infatti, nel football non tutte le squadre affrontano le stesse squadre. Non è quindi valida la regola secondo cui prima o poi devi sfidarle tutte.

Essere in una division non molto competitiva è quindi sicuramente un elemento importante per poter avere un bilancio favorevole a fine stagione per potersi così garantire il vantaggio del fattore campo casalingo. Perché diciamo questo? Perché qualsiasi squadra gioca contro le altre tre della propria division sei partite sulle sedici della regular season.

Con un rapido fuori programma, si può facilmente intuire come essere nella AFC West quest’anno sia un vero e proprio “inferno”. Oakland Raiders, Denver Broncos e Kansas City Chiefs cono infatti tre ottime squadre e purtroppo si toglieranno vittorie a vicenda nella strada verso i playoff.

Fatte le dovute premesse e citato l’esempio opposto rimanendo nella stessa conference, torniamo ora all’argomento principale del nostro articolo: i Pittsburgh Steelers. Vi abbiamo parlato della scelta al draft di T. J. Watt la settimana scorsa, rivelatasi più che azzeccata, ma vediamo ora perché i gialloneri potrebbero arrivare ai playoff come una delle prime due della classe.

Nelle prime due uscite stagionali gli Steelers hanno fato vedere una difesa più attenta rispetto a quella dell’anno scorso mentre l’attacco deve ancora carburare a pieno regime. L’ultimo successo, arrivato in scioltezza contro i Minnesota Vikings all’Heinz Field, ha sancito il ritorno in campo di Martavis Bryant: 3 ricezioni, 91 yard e 1 touchdown per lui. Ordinaria amministrazione in attesa di rivedere Antonio Brown a pieno regime e di far entrare negli schemi il rookie JuJu Smith-Schuster, autore domenica del suo prima touchdown in NFL. C’era grande attesa anche per vedere come i tifosi avrebbero accorto Le’Veon Bell dopo quanto successo quest’estate per il discorso contratto e il running back si è detto felice di aver ricevuto solo applausi dal pubblico presente (ripagato con una prestazione migliore dell’esordio, seppur ancora lontana dai suoi standard). Quaranta punti in due partite sono ancora pochi per una squadra abituata a segnarne almeno trenta a incontro, ma ci sarà tempo per tornare su questi standard a livello offensivo.

Ed ecco che entra in gioco quello che potrebbe essere l’alleato decisivo di Pittsburgh: il calendario. I giallineri saliranno a tre vittoria domenica prossima visto il facile impegno contro i Chicago Bears e poi avranno il primo esame serio sul campo dei rivali Baltimore Ravens. Questa sarà una delle tre partite impegnative (le altre contro Kansas City Chiefs e Detroit Lions) che gli Steelers avranno fino a quando ospiteranno alla dodicesima settimana i Green Bay Packers. Mal che vada quindi, i ragazzi allenati da Mike Tomlin arriveranno a quest’appuntamento con almeno otto successi conquistati. Dopo i Packers le uniche due sfide ostiche saranno il secondo incrocio con Baltimore e l’incontro coi campioni in carica dei New England Patriots, entrambe però in casa.

Facendo una media tra vittorie e sconfitte nelle partite più impegnative, la squadra della Pennsylvania potrebbe andare ai playoff forte di tredici vittorie a fronte di sole tre sconfitte. Record che difficilmente non garantirebbe almeno il secondo posto nella AFC e quindi la possibilità di giocare all’Heinz Field fino all’ipotetica finale di conference.

Dando poi un’occhiata al resto delle compagini, solo due sembrano in grado di fare meglio degli Steelers: i New England Patriots, nonostante il ko all’esordio, e la squadra che vincerà la AFC South.