Fare la formazione prima del primo anticipo di Serie A è uno dei riti sacri per il fantacalcista. Quello è il momento dei dubbi, delle certezze, delle scelte. Mettere tizio in campo e lasciare caio in panchina può rivelarsi la scelta azzeccata o una mossa scellerata. E ci sono tante varianti da tener conto: intanto, bisogna sapere chi è destinato a saltare il turno di campionato (squalificati, infortunati e non convocati), per i restanti, occorre valutare come hanno vissuto la settimana di allenamenti e gli incroci che regala loro il calendario. Poi è un mix di fantasia, intuito, coraggio e una buona dose di fondoschiena. Ma la fortuna va aiutata e per questo, con umiltà, vi lasciamo qualche consiglio su chi schierare e chi no, consapevoli che, inevitabilmente, accadrà di essere smentiti dai fatti. Ma questo, d’altronde, è il bello del Fantacalcio!
Il primo nome della top 11 della 4/a giornata è quello di Alisson: il portiere giallorosso è reduce da una prova da sogno contro l’Atlético in Champions e difficilmente subirà gol in casa contro il Verona. A guidare la difesa dei consigliati sarà il napoletano Koulibaly, una sicurezza in termini di voti, poi ci attendiamo il +3 da un momento all’altro. Assieme al centrale partenopeo, due terzini: D’Ambrosio (ormai da un anno titolare inamovibile, e lo sarà ancora per un po’ visto che Cancelo è ai box) e Kolarov (attaccante aggiunto, contro l’Hellas Verona è da schierare a occhi chiusi). Reparto di centrocampo formato come sempre da quattro pedine: Çalhanoğlu (ha cambiato il volto del Milan nella disfatta dell’Olimpico ed è stato fra i migliori in EL), Zieliński (segna sempre, sia quando parte dall’inizio, sia quando entra a gara in corso; ci vuole coraggio a rinunciare a lui domenica che ci sarà Napoli-Benevento), Vecino (panchina contro la SPAL, ma Spalletti crede in lui e noi pure) e Chiesa (il 5-0 al Verona forse è il segnale del risveglio viola: mettiamo in campo, dunque, uno dei giocatori più pericolosi della Fiorentina). Tridente ben assortito con El Shaarawy (non ha giocato in Champions, va verso una maglia da titolare contro l’Hellas), Inglese (Atalanta stanca dalle fatiche europee? Chissà che il Chievo non possa approfittarne) e Borriello (segna sempre alle sue ex squadre e con il Cagliari avrà il dente avvelenato).
Un nome a sorpresa nella flop 11: Thomas Strakosha. Il portiere della Lazio sarà impegnato a Genova, sponda rossoblù, contro una squadra che è sì orfana di Lapadula, ma che a Marassi ha rifilato due gol alla Vecchia Signora. Terzetto arretrato composto da Musacchio (malissimo all’Olimpico, contro l’Udinese potrebbe sedere in panchina, a favore di Romagnoli), Cabrera (contro Icardi e Perišić sono dolori) e Souprayen (si è allenato male in settimana e la trasferta romana non si preannuncia una passeggiata). Mediana a quattro con Missiroli (in fase calante da almeno due stagioni, quest’anno rischia di vedere più la panchina che il campo), Barreto (ballottaggio aperto con Linetty, dovuto al fatto che il paraguaiano è reduce da un infortunio alla schiena, anche se è dato per recuperato), Behrami (contro un Milan in cerca di riscatto, meglio non farci affidamento) e Bessa (media voto al di sotto della sufficienza. E Roma-Verona non è la partita giusta per invertire la tendenza). Infine, un attacco con tre punte che non sono nemmeno sicure di scendere in campo dal primo minuto: Zapata (Quagliarella e Caprari, per ora, sono i titolari), Maxi López (occhio al ballottaggio con Bajić) e Coda (se anche giocasse titolare al San Paolo, sarebbe meglio schierare qualche suo collega impegnato in una sfida più semplice).