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NCAA FOOTBALL – Alabama domina FSU. Texas crolla in casa contro Maryland

È finalmente cominciata la nuova stagione del College Football. Nei campus di tutta America si torna a respirare l’aria delle grandi sfide fra università, dove il nome cucito sulla schiena non vale il colore e il logo marchiato sull’elmetto; gloria, retaggio, appartenenza e Alma Mater sono la sola dieta che i giovani atleti seguono per raggiungere il Santo Graal del professionismo. Sospinti da migliaia di tifosi allo stadio e milioni di appassionati davanti alla TV, questi precoci eroi moderni si sfidano a suon di lanci, colpi e intercetti: la sconfitta non è tollerata; l’unica cosa che conta è la vittoria.

Quando parliamo di vittoria, non possiamo estromettere dal discorso gli Alabama Crimson Tide (quattro titoli nazionali e due finali perse negli ultimi nove anni). I ragazzi capeggiati dal guru Nick Saban devono ancora scrollarsi di dosso le scorie della cocente sconfitta dello scorso gennaio contro Clemson; è spasmodica la voglia di tornare a guardare dall’alto il resto della nazione e per questo il ranking stilato dai giornalisti nel precampionato li vede al primo posto. Per tornare ad essere grandi, bisogna battere i grandi. Il calendario riserva un ostacolo probante già all’esordio: i “cremisi” di Tuscaloosa pescano infatti i Florida State Seminoles (terza testa di serie), una delle altre squadre additate come possibili vincitrici del torneo. La stampa americana sbandiera l’evento come “La più grande gara inaugurale della storia del College Football”“La partita del secolo” e i presupposti ci sono tutti.

Il palcoscenico della contesa è un campo neutro, ma risponde al nome del nuovo, ingente e meraviglioso Mercedes-Benz Stadium di Atlanta. L’equilibrio del primo tempo (10-7 in favore di Alabama) viene squarciato nella ripresa dalla pessima prestazioni dello Special Team dei Seminoles e dalla salita in cattedra della difesa dei Crimson Tide: mentre Jalen Hurts, quarterback di Bama, non compie errori, costruendo senza forzare le segnature dell’allungo, il corrispettivo di Florida State, Deondre Francois, si vede intercettare un lancio ben due volte, spegnendo così ogni velleità di rimonta. Va detto che un duro colpo alla caviglia, subito durante la gara, ha costretto Francois a stringere i denti, ma la scelta di continuare si è rivelata controproducente per il risultato finale (24-7) e per l’impietosa diagnosi medica del dopo gara (rottura del tendine rotuleo) che ne sancisce la fine della stagione. Alabama vince senza strafare e lo fa con un pacchetto difensivo compatto e spietato. L’obbiettivo è quello di ripresentarsi fra quattro mesi nello stesso impianto per l’ultimo atto del campionato: se il buongiorno si vede dal mattino…

Doveva essere l’inizio di una nuova era per i Texas Longhorns; l’arrivo del giovane e carismatico Tom Herman come capo allenatore, l’ottimo lavoro di reclutamento degli scout per le prossime stagioni e una rosa attuale decisamente talentuosa (ma ancora acerba) hanno portato una ventata di ottimismo attorno al programma di stanza ad Austin. La Associated Press li ha voluti al ventitreesimo posto della graduatoria iniziale, ma gli esperti hanno subito dovuto ricredersi dopo la prima uscita. Sul terreno amico del Darrell K Royal–Texas Memorial Stadium i Longhorns vengono surclassati dai modesti Maryland Terrapins con il risultato di 51-41. Sfavoritissimi dai bookmakers alla vigilia, i Terps ammattiscono Texas, variando spesso il gioco sul profondo con rapide incursioni palla a terra e capitalizzando con precisione chirurgica le molte iarde di penalità concesse dagli avversari. La reazione di orgoglio dei Longhorns è tardiva e poco ossigenata; Maryland gestisce il vantaggio di sedici punti maturato nei primi due quarti e infligge a Herman e ai suoi una dolorosa e inaspettata sconfitta all’esordio.

Negli altri match di cartello con squadre presenti nel ranking, Michigan Wolverines (#11) piegano Florida (#17) 33-17, grazie alle grosse lacune del giovane attacco dei Gators, incapace di creare situazioni utili per andare a referto. Brilla il gioco di corsa di Virginia Tech (#21) che al FedExField di Washington permette agli Hokies di regolare i West Virginia Moutaineers (#22) con il risultato di 31-24. Vittorie convincenti anche per Ohio State Buckeyes (#2), Penn State Nittany Lions (#6) e Oklahoma Sooners (#7), rispettivamente contro Indiana, Akron e UTEP.

Cliccando su questo link, troverete un file con le classifiche di tutte le Conference FBS e il ranking delle Top-25 aggiornato di settimana in settimana.