Grande giorno, oggi, per il calcio della Svizzera italiana, che festeggia il proprio ritorno nell’Europa calcistica, e per il presidente del Lugano Renzetti, presente al Grimaldi Forum di Monaco, per il sorteggio di Europa League, assieme ai suoi più stretti collaboratori: il direttore generale Campana, il Team Manager Manna e il consigliere di mercato Strugar. I bianconeri non sono però l’unica squdra elvetica partecipante alla competizione: i bernesi dello Young Boys, infatti, battuti nei preliminari di Champions League dai russi del CSKA Mosca, hanno comunque guadagnato l’accesso alla seconda competizione europea in ordine d’importanza.
Per i bianconeri, il compito si annuncia comunque arduo. I ticinesi, dato il basso coefficiente UEFA, sono stati inseriti nella quarta fascia, e questo ha influito sulla qualità delle avversarie. I bernesi, invece, sono stati inclusi nel gruppo 2: con un po’ di fortuna, visto il livello delle altre compagini inserite nel loro girone (come vedremo più sotto), potrebbero puntare a passare al turno successivo, nonostante (è ormai praticamente certo) abbiano deciso di privarsi del forte centrocampista francese Ravet, destinato al Friburgo, squadra di Bundesliga.
L’urna è stata, per le due squadre rossocrociate, abbastanza benevola dal punto di vista sportivo: i bernesi sono stati inseriti nel gruppo B assieme alla Dinamo Kiev (da loro eliminata nei preliminari di CHL), ai serbi del Partizan Belgrado e agli albanesi dello Skenderbeu: insomma, si potrebbe seriamente lottare per il passaggio ai sedicesimi di finale. I ticinesi, invece, faranno parte del gruppo G con i cechi del Viktoria Plzen (in testa, imbattuto, con 12 punti, nel proprio campionato, con 8 reti fatte e 1 sola subita), i romeni della Steaua Bucarest (quarta, con 15 punti in sette partite) e gli israeliani dell’Hapoel Beer-Sheva (stagione appena iniziata, un pareggio nel primo impegno stagionale in campionato). Non è però un mistero che qualcuno, nell’ambiente vicino alla compagine bianconera, avrebbe preferito magari squadre di maggior peso mediatico (l’Arsenal, il Milan, la Lazio per esempio), che avrebbero garantito un maggior indotto economico. Il rovescio della medaglia (in positivo) è che si tratta di squadre (sulla carta) abbordabili, e contro le quali un Lugano formato Basilea potrebbe sicuramente fare bella figura. E, a quanto sembra, il presidente Renzetti, sentito a caldo dalla RSI poco prima del sorteggio, era di questo avviso: “Piuttosto che uno squadrone, preferisco un girone alla nostra portata.”
Tuttavia, l’allenatore Pier Tami, in una diretta Facebook sul profilo ufficiale del club, è apparso molto prudente in merito alla composizione del girone: “Inutile girarci intorno: la squadra con minore esperienza internazionale è la nostra. In queste competizioni, si tratta di un elemento di grandissima importanza. Il Victoria, nel 2013, ha superato due volte il Napoli, la Steaua ha superato lo stesso Victoria nei preliminari di CHL ed è uscita solo con lo Sporting, lo scorso anno ha vinto con lo Zurigo e pareggiato con il Villareal: hanno esperienza internazionale, e qualità. L’Hapoel Beer-Sheva è la squadra che ha superato lo scorso anno l’Inter in due occasioni. Insomma, non sarà per niente facile ottenere risultati positivi: ma dobbiamo utilizzare questa occasione per fare esperienza, e crescere.”