Lugano, a Losanna un test importante
A scrivere bene di quanto ha fatto vedere, finora, il Lugano, ci siamo trovati in buona compagnia: ma, del resto, è oggettivo che la squadra stia facendo bene, e sia in crescita. A non essere soddisfacente è “solamente” la classifica: un punticino, finora, il bottino bianconero, con una partita da recuperare mercoledì prossimo, tra l’altro contro un San Gallo in crescita costante. Insomma, non sarà una passeggiata contro i ragazzi di Contini: e il rammarico aumenta perchè, al 45′, al momento dell’interruzione, i sottocenerini erano avanti 1-0, e avevano messo alle corde i biancoverdi i quali, all’epoca, erano ancora in ritardo di condizione.
Una classifica povera, che fa a pugni con la quantità e la qualità del gioco espresso dai ticinesi, sia col San Gallo che, soprattutto, con lo Zurigo, 7 giorni più tardi. Aggiungiamoci che, con i tigurini, i sottocenerini il gol l’avevano fatto, e se lo sono visto annullare ingiustamente dall’arbitro. Di tutto questo, il tecnico dei luganesi Pier Tami è più che consapevole: “A Losanna sarà una prova importantissima. In casa ho visto grinta e personalità che ora, però, dovremo esprimere anche in trasferta, imponendo il nostro gioco. Nelle due ultime partite abbiamo sempre tirato in porta più degli avversari, purtroppo senza essere stati efficaci. Le statistiche però dicono che teniamo palla, che creiamo occasioni da gol e, soprattutto, che concediamo poco. Sono quindi certo che la conseguenza logica di tutto ciò siano i risultati.”
Questa sera (calcio d’inizio alle 20.00), il Lugano scenderà in campo con determinazione per cercare la vittoria, ma si troverà di fronte un avversario deciso a non concedere nulla: “A Losanna hanno cambiato parecchio, stanno cercando nuovi equilibri, e potranno contare anche sul loro miglior attaccante, Margiotta, ormai pienamente recuperato.Finora, subentrando a partita in corso, ha fatto benissimo, e mi aspetto che verrà schierato questa volta dall’inizio. Ai ragazzi ho chiesto di essere abili a sfruttare le occasioni che costruiamo. In quanto alla formazione, Gerndt sabato ha dimostrato di stare bene fisicamente, e questo ci potrebbe permettere, nel caso, di giocare con tre attaccanti.”
Insomma, in conclusione: grazie dei complimenti, ma con quelli non si va lontano. Motivi di soddisfazione ce ne sono: la crescita di giocatori come Rouillet e lo stesso Piccinocchi, che sono ne loro miglior periodo da quando vestono la maglia del Lugano, va senz’altro nella direzione giusta. L’apporto di Gerndt dovrà essere valutato, ma la sensazione è che lo svedese sia non solo uomo che attacca la profondità, ma anche di quelli in grado di creare spazi per gli inserimenti dei compagni. Non solo Marzouk e Junior potrebbero beneficiarne, ma anche due centrocampisti col vizio del gol come Mariani e Črnigoj, anch’essi in crescita di condizione.
Si è parlato, anche, in settimana, di capitan Sabbatini: secondo Ticinonews, sempre ben informato sotto l’aspetto delle trattative, il capitano sarebbe stato tentato da alcune offerte di club esteri e svizzeri. L’uruguagio, 29 anni, con passaporto anche italiano, ha però scelto di restare in Ticino, dove il giocatore avrebbe pianificato di restare a lungo termine, visto che la famiglia si trova molto bene in Svizzera. Sempre secondo indiscrezioni, la società starebbe valutando un allungamento del contratto, e un ritocco dell’ingaggio per il centrocampista.
Il Lugano è partito ieri per la Svizzera francese, dove rimarrà anche dopo la sfida coi biancoblù romandi, dal momento che, sabato 12, affronterà il Bassecourt (squadra di 1° Lega Classic, il quarto livello del campionato svizzero di calcio, rappresentativa di una frazione del comune di Haute Sorne, distretto di Délemont, nel Cantone Giura) per i 32/simi della Coppa svizzera. L’avversario è ampiamente ala portata dei ticinesi ma, come sempre, con la Coppa non si scherza: meglio, quindi, evitare lunghe trasferte e lavorare invece, con calma, in Romandia.