Le Rubriche di MondoSportivo

Fantacalcio Serie A 2017/18: alla scoperta di…Timothy Castagne

Nome: Timothy Castagne
Soprannome: – 
Nazionalità: Belgio
Età: 21
Altezza: 185 cm
Nazionale: sì (Under 21)
Piede: destro
Ruolo principale: terzino destro
Eventuali altri ruoli: terzino sinistro, centrocampista destro
Valutazione calciomercato: 3 milioni
La nostra fanta-valutazione: ** – ***

CARATTERISTICHE TECNICHE – Obiettivo: far dimenticare Andrea Conti nelle menti dei tifosi dell’Atalanta (dai cuori ci ha pensato lo stesso ex terzino neroblu in connubio col suo procuratore nelle modalità del passaggio al Milan a dir poco stigmatizzabili). Un obiettivo che Timothy Castagne può centrare. Il belga nasce terzino destro e ha sempre finora giocato in una difesa a quattro. Ma ha tutti i mezzi per adattarsi al 3-4-3 gasperiniano e per coprire tutta la fascia. In primis, perché è dotato di una forza fisica imponente (sarà dura per gli avversari fare a spallate con lui). In secundis, perché ha un piede destro “educato” e ha già dimostrato di saper vedere la porta. Guarda caso il numero dei gol siglati in carriera (3) sono gli stessi realizzati da Conti prima che Gasperini ci mettesse le mani. Quindi, se c’è riuscito col figlio (rinnegato) di Zingonia, perché non con questo belga?

LA CARRIERA – Nato il 5 dicembre 1995 ad Aarlen, Castagne è cresciuto nel Royal Excelsior Virton, ma nel 2010 è passato al Genk, quella che finora è stata l’unica squadra della sua carriera. Nel 2013 l’esordio in prima squadra, dove in quattro stagioni ha disputato 99 partite in campionato, segnando giustappunto 3 reti. Vanta 12 presenze in Europa League, mettendo quindi nel suo carniere una certa esperienza europea che certo ha pesato nelle valutazioni dei dirigenti dell’Atalanta nell’acquistarlo.

LO PRENDIAMO AL FANTACALCIO? Sì, lo prendiamo. A occhi chiusi se nella nostra asta riusciamo – senza svenarci troppo – a fare il tandem con l’altro deputato a essere il guardiano della fascia destra orobica, Hans Hateboer. Quest’ultimo rispetto a Castagne gode dell’indubbio vantaggio di conoscere già – essendo arrivato a gennaio – gli schemi e i movimenti del gioco di Gasperini. Ed essendo più “difensore”, probabile che potrebbe essere preferito quando la Dea avrà bisogno di essere concreta più che spettacolare. Quindi, per non rischiare, fare l’accoppiata potrebbe rivelarsi la soluzione vincente.