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Lugano, una prestazione che regala buone sensazioni

Intendiamoci: quello “0” nei gol segnati, da parte del Lugano, non è reale. I bianconeri, i gol, li hanno fatti: contro il San Gallo, nel primo tempo, Mihajlović (nella foto) aveva insaccato (partita poi sospesa per impraticabilità del campo) e, ieri sera, Junior, allo scadere della prima frazione, ha battuto Vanins con un bel colpo di testa. In pochi, francamente, avevamo visto il fuorigioco dell’attaccante brasiliano: putroppo, tra quei pochi, c’erano anche arbitro e guardalinee, che hanno annullato il gol, meritato, tra l’altro, per quanto fatto vedere in campo sino a quel momento.

A fine partita, Tami ha espresso qualche rammarico, pur dicendosi soddisfatto della prestazione. Analogo commento da parte del presidente Renzetti“In una serata non facile, contro un avversario forte e motivato, che veniva da due vittorie consecutive, ho visto la squadra che volevo. Li abbiamo costretti sulla difensiva, abbiamo giocato una bella partita. Dispiace per i tre punti: tuttavia, prestazioni come quelle di stasera e della passata settimana col San Gallo, mi fanno pesare che potremo giocarcela con chiunque.”

La prestazione, infatti. Ieri sera abbiamo visto una squadra che ha saputo tenere i ritmi elevati praticamente per tutti i 90′, contro una squadra molto fisica, capace di fare a “sportellate” in tutte le zone del campo. Il possesso palla (60%) dei sottocenerini è, inoltre, un ottimo segnale di crescita. La fase difensiva dei bianconeri, in particolare, è quella che ci è piaciuta di più: Rouillet, probabilmente, ha giocato la miglior partita da quando veste la maglia bianconera, mentre Golemić e Sulmoni hanno limitato, di molto, le incursioni delle tre punte tigurine, in particolare di Dwanema, un elemento sicuramente da tenere d’occhio, anche in ottica di promozione in campionati più importanti. Mobile nonostante la stazza, con un buon dribbling, col vizio di dare profondità, può essere letale se gli lasci dei metri: ma ieri, il centrale serbo del Lugano gli ha concesso davvero poco.

Chi non ci convince ancora del tutto è Da Costa. Dal portiere, ex capitano del Novara, ci attendiamo di più, soprattutto nelle uscite: il giocatore ha una grande personalità, del resto. Ci stupiamo, quindi, di certe sue incertezze su alcuni traversoni che potrebbero, magari, essere risolti con degli interventi decisi. In mezzo, Piccinocchi sta dimostrando di meritare la fiducia che la società gli ha dato, rilevando il suo cartellino dal Vicenza. Oltre a dare i tempi davanti alla difesa, l’ex centrocampista della Primavera del Milan ha acquisito personalità e grinta: non è più il ragazzino che veniva spazzato via dai centrocampisti avversari durante il periodo zemaniano, ma una diga davanti alla retroguardia. Mariani e Sabbatini, così come Črnigoj e Vécsei, devono invece ancora trovare la forma migliore.

L’attacco merita un discorso a parte. Come diceva Sulmoni a fine partita a Omar Gargantini della RSI, “Davanti avevamo due fenomeni: però sia Junior che Marzouk sono bravi, meritano fiducia, e faranno bene.” Al francese, ieri sera e due settimane fa, è mancato un pizzico di freddezza sottoporta: in un momento nel quale i palloni giocabili per le punte sono ancora pochi, si è trattato di errori pesanti. È indubbio però che la punta ex Juventus e Chiasso si muova bene e, ieri sera, nei pochi minuti nei quali si è trovato a duettare con Gerndt, abbia fatto vedere buone cose in termini di movimenti.

Tra l’altro, mancano per ora gli inserimenti da dietro e i tiri da fuori area di Mariani e Črnigoj che, la scorsa stagione, in alcuni casi, hanno fatto la differenza. Čulina ha tempi di recupero più lunghi del previsto: è di questa mattina la notizia di un problema muscolare, del quale verrà valutata l’entità nei prossimi giorni. Appare, quindi, scontata la sua assenza, mercoledì sera, a Losanna.

Il presidente, ieri, e il Direttore sportivo Giovanni Manna venerdì, alla conferenza stampa, hanno detto che la società tornerà sul mercato per rinforzare la rosa in vista dell’impegno europeo. Insomma, fermo restando il grande equilibrio che da sempre caratterizza il massimo campionato di calcio svizzero, siamo certi che il Lugano abbia tutte le carte in regola per fare bene. Ora i bianconeri, nel turno infrasettimanale, sono attesi dalla non facile trasferta in Svizzera francese: sarà importante fare bene, anche dal punto di vista del risultato, più che altro per evitare fastidiosi contraccolpi psicologici.

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Silvano Pulga