Home » Milanimović, 2.0. Why not?

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Si tratta solo di una suggestione, è vero, però… immaginate cosa dovesse succedere in casa Milan se davvero dovesse ritornare lui. Ibra in rossonero, per adesso, è soltanto un’idea, una di quelle che delizia palato e mente dei tifosi del Diavolo. Attualmente svincolato – ed è cosa clamorosa, questa, sia perché si tratta di Ibrahimović, sia perché parliamo di un uomo di Raiola – lo svedese sarebbe il botto finale di un calciomercato di assoluto spessore, che già adesso ha regalato un tale entusiasmo da riempire San Siro anche nella sfida di questa sera con il Craiova. E diciamolo: senza il grande lavoro di Fassone e Mirabelli, a San Siro, pur per la partita che vale il grande ritorno in Europa, ci sarebbero stati quattro gatti sparsi qua e là sugli spalti di un Meazza desolato.

Invece, oltre 60000 biglietti per la prima stagionale del Milan alla Scala del calcio. Potere del mercato, potere della voglia di vittoria del popolo rossonero. Ibra, dunque, è più di una suggestione, ed è un obiettivo addirittura più facile da raggiungere rispetto ad Aubameyang e Belotti, per cui si è ancora in alto mare. Diverso il discorso per quanto riguarda Kalinić, invece, che sarebbe alla portata, seppur è palese che non sia un nome da scatenare ulteriore passione. Che è già bella ardente, in una piazza che è calda ma pericolosa. Perché con questo mercato, con questa mole di soldi spesi, Montella sente forte la responsabilità di non poter proprio sbagliare.

Infine, a proposito di Ibra: lui, i segnali, li sta dando, eccome se li sta dando. Magari si divertirà solo, però questo post messo qualche giorno fa è piuttosto ambiguo. Una corazza rossonera? E se non fosse solo un caso? Con ogni probabilità, si attende l’ingresso definitivo in Europa per completare un calciomercato che ha bisogno, davvero, solo di apporre la classica ciliegina sulla torta.