Finalmente il trequartista tanto decantato, finalmente Allegri ottiene l’uomo giusto, in quel ruolo che ha provato a coprire già nelle scorse sessioni di mercato senza riuscirci. La Juventus ha il suo fantasista, la Juventus ha il suo numero dieci, metaforicamente parlando, perché il vero numero, quello stampato sulla maglia, dovrà sudarselo e conquistarselo, Federico Bernardeschi, che passa dalla Fiorentina alla Juve esattamente come fece il Divin Codino 27 anni fa.
Calcio diverso, calciomercato diverso, e nuova batosta per i tifosi viola, perché seppur in fatto di competitività la Vecchia Signora sia attualmente di un altro pianeta, la rivalità è viva tra queste due piazze calde del calcio italiano. La speranza di Allegri è che i 40 milioni sborsati per portare il talento di Carrara a Torino siano di buon auspicio per continuare a comprare ancora. Serve un centrocampista, e con Matic diretto verso lo United, prende corpo e sostanza l’ipotesi Matuidi, che in prima persona non ha escluso l’ipotesi di cambiare maglia, e che garantirebbe qualità e quantità ad Allegri, nella zona mediana del campo. N’Zonzi è l’altro nome sempre caldo del mercato bianconero, Emre Can piace, e Krychowiak una suggestione ancora da rendere concreta.
Irrobustire la Juventus, dunque, è l’obiettivo di Marotta, ma anche ringiovanirla: bisogna abbassare l’età media della squadra, puntando però a mantenere alto il livello tecnico della rosa. Da qui, i tentativi per José Giménez, difensore classe 1995 dell’Atletico Madrid. L’incontro della scorsa settimana tra Paratici e Paco Casal, agente dell’uruguaiano, è stato fruttuoso ma le parti dovranno vedersi ancora, per trovare un’intesa che non sembra impossibile da ottenere. Attiva, la Juventus, dunque, in questo mercato. Szczęsny, De Sciglio, Douglas Costa e Bernardeschi, quattro colpi importanti messi a segno. Ma stando alle richieste ulteriori, giustissime, di Allegri, e data la concorrenza che sta venendo fuori, per vincere ancora, per questa Juve, sul mercato, no: non può bastare così.