RSL svizzera al via nel fine settimana: situazione e pronostici
A poco più di un mese dal termine (la precedente edizione si è chiusa il 2 giugno), riprende la Raiffeisen Super League svizzera la quale, al netto dell’interruzione invernale (tra il 16 dicembre e il 3 febbraio), ci terrà compagnia da adesso fino a primavera inoltrata (si terminerà leggermente in anticipo, il 19 maggio, per consentire ai giocatori impegnati nelle rispettive nazionali di potersi preparare adeguatamente ai campionati del mondo in Russia).
38 turni, complessivi dunque, che ne fanno un campionato tra i più impegnativi del Continente: e l’esperienza di Zeman, due stagioni fa, che incontrò molte difficoltà (soprattutto a preparare fisicamente in modo adeguato il gruppo), ha dimostrato che, in Svizzera, al di là del livello tecnico inferiore rispetto a quello di altri tornei, è difficile eccellere, anche per chi ha fatto vedere buone cose oltreconfine.
Chi vincerà quest’anno la Super League? La risposta ovvia è il Basilea, il quale ha prevalso negli ultimi otto tornei, e che vanta un budget inarrivabile per tutte le altre. La società renana è, però, in fase di profonda trasformazione: cambio al vertice in Società e in panchina, con la promozione di Raphael Wicky, già tecnico della U21, alla prima squadra, e una politica orientata al lancio e alla valorizzazione di giovani talenti, svizzeri e non. Certo, la distanza con le altre resta, probabilmente, incolmabile: di sicuro, però, quest’anno vedremo un nuovo Basilea.
Dietro, come sempre, regna l’equilibrio, tra l’ambizione di puntare in alto, e il rischio di trovarsi impantanati nella bassa classifica: la lotta per non retrocedere, infatti, sarà probabilmente molto più avvincente e serrata di quella per vincere il campionato. Le squadre sono ancora in fase di formazione (il torneo inizia molto prima della chiusura delle trattative); tuttavia, il discorso vale sia per le entrate che per le uscite. Abbiamo visto un po’ di partenze pesanti (soprattutto lo Young Boys di Berna ha ceduto alcuni tra i suoi migliori elementi), e siamo alla vigilia dei preliminari delle Coppe europee (che interesseranno i bernesi per la ChL e il Sion per la EL, mentre il Lucerna ha già iniziato e si troverà, stasera, a dover ribaltare in casa lo 0-2 subito in Croazia dall’Osijek).
Per tutte le compagini, le prime settimane saranno, comunque, abbastanza interlocutorie: la preparazione è ancora in fase di affinamento, e quasi tutte le squadre dovranno digerire i nuovi arrivi. Numerosi anche i debuttanti (più o meno…) in panchina: oltre al Basilea, hanno cambiato guida tecnica il Lugano (Pier Tami), il Sion (Paolo Tramezzani) e il Thun (Marc Schneider). Inoltre, altri allenatori erano subentrati a fine stagione e, di fatto, stanno lavorando alla prima preparazione estiva: si tratta di Giorgio Contini del San Gallo e di Carlos Bernegger del GCZ, con i tigurini che hanno cambiato profondamente, lasciando partire elementi anche importanti (l’attaccante brasiliano Caio su tutti).
Dovendo votare delle comprimarie, per le prime posizioni (a parte lo YB, che vanta comunque un organico di prim’ordine, e potrebbe ancora rinforzarsi), ci piace parecchio il San Gallo: la guida tecnica è di prim’ordine, e i rinforzi estivi sono senz’altro adeguati (Kukuruzović è uomo di fiducia di Contini, Koch e soprattutto Ben Khalifa sono destinati a fare bene). Poi c’è il Sion: al di là di Paolo Tramezzani in panchina (che dovrà confermare quanto di buono fatto vedere a Lugano), i nuovi arrivi sono senz’altro di qualità (da Marco Schneuwly all’italiano Dimarco, oltre all’ex bianconero sottocenerino Cümart in difesa). Certo, ci sono state partenze di peso (Akolo, Salatić e Ziegler), e molto dipenderà dalla facilità del gruppo di recepire schemi e dettami tecnici del nuovo allenatore.
Lo Zurigo neopromosso presenta anch’esso delle novità, ma può contare su un allenatore veterano e preparato come Uli Forte, mentre per la retrocessione le candidate (loro malgrado) dovrebbero essere il Thun (che ha dovuto fare cessioni importanti per questioni di bilancio) e il Losanna, che potrà però avvalersi ancora, in panchina, della bravura e del carisma di Celestini, il qule ha scelto, per ora, di rimanere in Cantone Vaud.
Abbiamo invece visto in grande difficoltà, nella prima uscita stagionale di Coppa, il Lucerna di Babbel, lontano parente di quello che, nella passata stagione, mise alle corde, in Svizzera centrale, il Sassuolo. Molte le partenze in casa biancoblù, e tutte di peso (Haas, Marco Schneuwly, Neumayr, Affolter per citare le più importanti), compensate dall’arrivo di giovani e di elementi non ancora affermati. Ovviamente è presto per dare giudizi: ma è oggettivo che sulle rive del Vierwaldstättersee siano già suonati dei campanelli d’allarme.
E il Lugano? Ai bianconeri ticinesi dedicheremo, come sempre, un pezzo a parte, commentando, domani, la prima conferenza stampa prepartita di Pierluigi Tami, il quale presenterà il primo impegno dei ticinesi, che debutteranno, domenica alle 16.00, alla swissporarena di Lucerna, incontro che vi racconteremo dal vivo. Buon campionato a tutti!