Calcio Femminile

Europei Femminili 2017, storia e curiosità

Stanno per cominciare gli Europei Femminili 2017 che si disputeranno in Olanda dal 16 luglio al 6 agosto e noi andiamo ad analizzare qualche curiosità relativa alla storia del torneo, alle fasi di qualificazione e alle formazioni che si giocheranno il titolo.

Cominciamo con l’albo d’oro della competizione: siamo alla 12esima edizione della manifestazione continentale e la squadra con il maggior numero di titoli è la Germania con 8 vittorie (1989, 1991, 1995, 1997, 2001, 2005, 2009, 2013), seguita dalla Norvegia con due successi (1987, 1993) e dalla Svezia che ha vinto l’Europeo del 1984, il primo in assoluto. La giocatrice capocannoniere della Fase Finale dell’Europeo è la tedesca Inka Grings che in Finlandia nel 2009 segnò sei reti. Il massimo numero di partecipazioni a questa manifestazione è ad appannaggio di Italia e Norvegia con 10 gettoni di presenza seguite da Svezia e Germania con nove.

Parliamo ora della fase di qualificazione: Spagna, Francia, Germania e Svizzera sono le uniche squadre ad aver solo vinto nei propri gruppi di qualificazione e la squadra che ha segnato più reti è la Spagna con 39 gol, mentre quelle che non hanno subito nessuna rete sono Francia e Germania. Le giocatrici che hanno segnato più gol sono Harpa Thorsteinsdóttir (Islanda), Jane Ross (Scozia) e Ada Hegerberg (Danimarca) con 10 reti mentre la giocatrice che ha fornito più assist è Tessa Wullaert (Germania) con 9 passaggi decisivi. La giocatrice che ha più volte centrato la porta è l’attaccante francese Eugénie Le Sommer con 20 conclusioni nello specchio mentre la squadra più fallosa è stata la Romania (151 falli commessi) e la più indisciplinata la Georgia (23 cartellini gialli e 2 rossi). Le giocatrici più impiegate sono state Elena Porojniuc e Cristina Cerescu della Moldavia e Nino Sutidze della Georgia con 990 minuti all’attivo.

Concentriamoci ora invece sulla fase finale: la giocatrice convocata con più presenze all’attivo nella sua nazionale è il portiere e capitano scozzese Gemma Fay con 199 “caps”, mentre la giocatrice con più reti all’attivo è l’attaccante svedese Lotta Schelin con 86 gol in 181 presenze. Le giocatricie all’esordio assoluto sono otto: Kristine Bjørdal Leine e Oda Maria Hove Bogstad della Norvegia, Viktoriya Shkoda della Russia, Carolin Grössinger, Jennifer Klein, Viktoria Pinther e Katharina Naschenweng dell’Austria e Lee Alexander della Scozia. La giocatrice più “anziana” è il portiere norvegese Ingrid Hjelmseth con i suoi 37 anni mentre quella più giovane è il difensore norvegese Frida Leonhardsen Maanum che compirà 17 anni proprio quando cominceranno gli Europei. La nazione che ha più giocatrici che provengono dal proprio campionato è la Russia, con 23 convocate su 23 che vengono dalla Russian Championship e tutte che vengono da sole sei squadre, ovvero Chertanovo Moscow, CSKA Moscow, Krasnodar, Rossiyanka, Ryazan e Zvezda Perm. Le squadre che maggiormente hanno fornito giocatrici alle rispettive nazionali sono state l’Anderlecht per il Belgio, il Brescia per l’Italia, il Lione per la Francia e il Barcellona e l’Atletico Madrid per la Spagna con otto convocate, mentre le squadre che hanno fornito più giocatrici a tutto l’Europeo sono state il Bayern Monaco e il Wolfsburg con 13 convocate a testa, seguite dal Barcellona con 12 convocate.

Chiudiamo con le giocatrici che sicuramente saranno più seguite e partiamo dalla porta e da Hedvig Lindahl, il portiere della Svezia e del Chelsea: se giocherà come ha giocato alle passate Olimpiadi la Svezia avrà buone possibilità di vincere. Saliamo in difesa e parliamo di Wendie Renard, il difensore della Francia e capitano delle transalpine, autentico pilastro della squadra e molto utile sulle situazioni di palla inattiva. A centrocampo troviamo la tedesca Dzsenifer Marozsán  e l’inglese Jill Scot: la regista del Lione è fondamentale per gli schemi delle teutoniche mentre la possente calciatrice britannica è stata reinventata dal CT Mark Sampson in un ruolo più offensivo ed è diventata centrale nel gioco della sua nazionale. Chiudiamo parlando di tre grandissimi attaccanti e partiamo dalla svizzera Ramona Bachmann,  in grado di cambiare la partita in qualsiasi momento: la seconda attaccante di cui parliamo è Vivianne Miedema, la prolifica attaccante olandese che ha recentemente firmato con l’Arsenal e che vede pesare su di lei le speranze dei padroni di casa. L’ultima giocatrice di cui parliamo è Ada Hegerberg, l’attuale UEFA Best Women’s Player in Europe, la miglior marcatrice in condivisione delle qualificazioni con dieci gol: la fortissima attaccante norvegese adesso vuole aggiungere un trofeo a livello della nazionale dopo quelli vinti col Lione e quelli individuali.

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Stefano Pellone