Rugby League, State of Origin 2017 – Storia di una serie ribaltata
Ci sono nel rugby league dinastie che di abdicare non ne vogliono sapere.
E diventano frustranti, nel loro dominio: così l’Australia quando schiaccia, partita dopo partita e torneo dopo torneo, gli inglesi. O Queensland nello State of Origin, dal 2006 a questa parte: 11 vittorie nelle ultime 12 stagioni e New South Wales sempre lontano. Pure quando sembra vicino, sembra ce la possa fare: in tutti questi anni, la serie si è conclusa con un ‘cappotto’ solo una volta, nel 2010. Negli altri casi, vuoi per il fattore campo, vuoi per la qualità comunque messa in campo dai Blues, il gap si è allargato e ridotto e ogni partita ha avuto storia a sé.
Come in questo 2017, cioè l’anno in cui ci è sembrato di assistere per davvero al cambio di passo. E abbiamo pensato che no, il 2014 (con Jarryd Hayne e Paul Gallen sugli scudi) non era stato un fuoco di paglia: stavolta New South Wales gara 1 la dominava proprio, schiacciando l’avversario in ogni zona del campo, in tutte le fasi di gioco.
3 – @WestsTigers‘ James Tedesco leads this #Origin series with 3 try assists; no #1 in the last decade has made more in a series. Zip. pic.twitter.com/tDw4nkdlC9
— OptaJason (@OptaJason) 12 luglio 2017
Complici l’assenza di Johnathan Thurston e le difficoltà di Anthony Milford nel ruolo di n. 6, i Blues sfoderavano il 31 maggio una prestazione d’altri tempi. Un 4-28 schiacciante, imbarazzante per chi giocava in casa, a Brisbane; ammutolita buona parte dei 50 mila del Suncorp Stadium e sconfitti i Maroons dell’azzurro Aidan Guerra, che partiva dalla panchina. Supremazia NSW netta, guidata da un altro giocatore legato alla maglia della Nazionale: meta di James Tedesco al 52′ e in generale prestazione super da parte di Teddy, prossimo al passaggio ai Sydney Roosters. Andrew Fifita Man of the Match e Queensland impalpabile, spaesato.
#Origin only New South Wales could lose a series off the back of that game 1 performance…
— Adam Huxtable (@Adamhuxtable2) 12 luglio 2017
Quella che sembrava una serie decisa, visto il +24 di gara 1 e soprattutto il gap tra una squadra e l’altra, veniva poi riaccesa dallo stesso Thurston, in un rientro dall’infortunio che galvanizzava tutta la truppa.
Lui, probabilmente il giocatore più talentuoso della nostra epoca: il suo piede quando Queensland era con le spalle al muro, 3 su 3 dalla piazzola. E Valentine Holmes e Dane Gagai, 3 mete in 2: decisivo Gagai, ancora a secco di test con l’Australia eppure ben a suo agio nella serie dell’anno (Mondiale escluso). Dall’altra parte i Blues – match point in casa all’ANZ Stadium – mettevano 16 punti, mica pochi: 153 metri percorsi da Tedesco (con 1 line-break), Josh Jackson uomo partita: glorious defeat avrà detto qualcuno e prospettive rosee per la ‘bella’ della serie.
A huge blow for Australia ahead of the World Cup.
Johnathan Thurston’s season – and rep career – is over.
More: https://t.co/Ga0YdyIltR pic.twitter.com/CRi5TFTcVf
— League Express (@leagueexpress) 23 giugno 2017
Stagione finita per Thurston (salterà la Coppa del Mondo, a Leeds e Auckland avranno finto dispiacere…) e ‘decider’ con NSW favorito: non capita spesso. Ostinato coach Laurie Daley a schierare lo stesso XIII per la terza volta consecutiva. Tedesco estremo, Maloney e Pearce in mediana; una specie di provino mondiale, da una parte e dall’altra: Maroons che rinunciano a Cherry-Evans e accoppiano a Cooper Cronk Cameron Munster, 22 anni e nessun cap a livello rappresentativo.
Da lui, esordiente nell’Origin, arriva la partita perfetta; da Cronk e capitan Cameron Smith viene la leadership, Billy Slater prenota la maglia dei Kangaroos per fine stagione, tutta NSW implode: tripletta Valentine Holmes (21 anni ma già 5 test internazionali) e poi la spinta di Jarrod Wallace, il piede di Smith (3 su 5).
#Origin Game 3 Summary#NRL pic.twitter.com/vbr9l5X6iH
— NRL (@NRL) 13 luglio 2017
Un 22-6 che fa male, dà a Queensland il 23/o titolo della sua storia e inaugura l’annuale processo a Daley e a tutti i giocatori di New South Wales. Questo State of Origin – l’evento sportivo più seguito d’Australia, come l’All Star Game NBA ma con agonismo – è l’incubo dei Blues e il giardino di casa dei Maroons. Che ora, fatto il ricambio generazionale, spaventano più che mai.
This is for you, Queensland! #QLDER pic.twitter.com/UAkQiaCS8A
— Queensland Maroons (@QLDmaroons) 12 luglio 2017
State of Origin Game 3: gli highlights
What an epic #Origin decider it was! #NRL pic.twitter.com/hRjSDrRfR8
— NRL (@NRL) 13 luglio 2017
State of Origin 2017 – Risultati
QUEENSLAND-NEW SOUTH WALES 4-28 (4-12)
Meta QLD: 35′ Oates.
Mete NSW: 6′ Maloney, 40′ Pearce, 52′ Tedesco, 55′ Fifita, 60′ Hayne.
Goal QLD: Smith 0/1.
Goal NSW: Maloney 4/5.
Arbitri: Matt Cecchin, Gerard Sutton.
MOTM: Andrew Fifita (NSW).
Note – Spettatori: 50,390.
NEW SOUTH WALES-QUEENSLAND 16-18 (16-6)
Mete NSW: 14′ Hayne, 24′ Morris, 27′ Pearce.
Mete QLD: 9′ Holmes, 53′, 77′ Gagai.
Goal NSW: Maloney 2/3.
Goal QLD: Thurston 3/3.
Arbitri: Matt Cecchin, Gerard Sutton.
MOTM: Josh Jackson (NSW).
Note – Spettatori: 82,259.
QUEENSLAND-NEW SOUTH WALES 22-6 (12-0)
Mete QLD: 15′, 27′, 60′ Holmes.
Mete NSW: 48′ Dugan.
Goal QLD: Smith 3/5.
Goal NSW: Maloney 1/1.
Arbitri: Matt Cecchin, Gerard Sutton.
MOTM: Cameron Smith (QLD).
Note – Spettatori: 52,540.
Queensland vince la serie 2-1.