Editoriali

Per dare fiducia a chi merita

Un editoriale diverso, quello di oggi. A volte, è importante focalizzare l’attenzione su qualcosa di specifico, evitando di parlare del generale e concentrandosi sul particolare. Siamo nel pieno dei ritiri estivi e del calciomercato: è adesso che si costruiscono le squadre che si affronteranno nella prossima stagione. A Pinzolo, la Roma sta sudando parecchio: Di Francesco è esigente, il gruppo ha perso pezzi importanti, ne ha presi altri di livello, rischia però di perdere un altro elemento. Uno di quelli che nella capitale è amato per il suo stile di gioco, per la sua grinta, per la sua capacità di dare tutto in ogni circostanza. Leandro Castán.

Partiamo dalla grande difficoltà che ha avuto e che ha superato alla grande: il cavernoma. Settembre 2014, si fa male dopo una buona partita a Empoli, da lì in poi si hanno poche notizie di lui. Due mesi dopo, tutti vengono a sapere da un comunicato della Roma che l’infortunio muscolare rimediato sul campo era solo un qualcosa di marginale: il vero problema era un altro, tutto fuorché muscolare. Era un problema da risolvere con la neurochirurgia. Dura fermarsi, più dura ripartire, ma lui ce la fa, supportato dalla moglie Bruna e da quella fede che non manca mai nel suo quotidiano. Si rimette in gioco completamente, capisce che per giocare ad alti livelli deve avere continuità e perciò accetta altri lidi: Sampdoria prima, Torino poi. Fino al grande ritorno a Roma, quest’anno, nonostante le tantissime voci che lo vorrebbero lontano dalla capitale appena finito il ritiro di Pinzolo.

Questo excursus, solo per chiarire le idee sul perché stiamo parlando di Castán. Merita una chance, il brasiliano. Merita un’altra chance, senza dubbio. Perché nonostante le esperienze a Genova e Torino siano state costellate di alti e bassi, è nella capitale che l’ex Corinthians si sente immerso nella quotidianità. La fiducia in se stesso l’ha maturata a Roma, dove è entrato nel cuore dei tifosi giallorossi in brevissimo tempo. Il suo calcio, nato e cresciuto in Brasile, si è sviluppato nell’Urbe. Ed è solo lì, nel cuore dell’Italia, che per Castán potrebbe esserci una rinascita calcistica ad altissimi livelli. D’altronde, la sua fame l’abbiamo constatata tutti già nella prima sgambata stagionale contro il Pinzolo: suo, il primo gol romanista su azione della nuova stagione. E sue, le parole cariche di speranza rivolte ai tifosi, sempre nel ritiro in Val Rendena: “Se resto? Non dipende da me”.

Perché dipendesse da lui, figuriamoci: indosserebbe la 5 ogni domenica e darebbe l’anima per quei colori. Purtroppo, però, il calcio è fatto sempre più di soldi da far girare, e sempre meno di favole da raccontare. Si è liberato un posto nell’undici titolare di Di Francesco: Rüdiger è passato al Chelsea. Questo non vuol dire che i giallorossi siano a posto così, ci mancherebbe: devono sicuramente comprare qualcuno di veramente forte in difesa. Senza dimenticarsi, però, che a volte, le cose più belle, e utili, e necessarie, le abbiamo già in casa. Sono solo nascoste da qualche parte.

 

Published by
Andersinho Marques