Finalmente la telenovela dell’estate è giunta al termine. Gianluigi Donnarumma, il predestinato, ha firmato il prolungamento del contratto – fino al 2021 – con il Milan, chiudendo l’infuocata polemica che era scaturita dopo le intenzioni, espresse da lui e dal fido procuratore Raiola, di non rinnovare. Alla fine è arrivata la soluzione più logica per tutte le parti in gioco: forte di un contratto milionario, il portiere ha messo da parte i sogni madridisti e ha sposato la causa rossonera; il Milan ha evitato di perdere a parametro zero, al termine della prossima stagione, un calciatore non ancora 19enne con tanti margini di miglioramento e un valore economico che accrescerà nel tempo. Che non sia stata una trattativa facile è un eufemismo. E forse poteva essere gestita diversamente, visto l’epilogo della vicenda. Sei milioni di motivi e una “mano al fratello maggiore” hanno disinnescato quella che pareva essere una bomba nelle mani di Fassone e Mirabelli.
Chi ha “vinto” la sua personale lotteria è stato Antonio Donnarumma, il raccomandato. Non ce ne voglia, il buon Antonio, se lo definiamo così. Le sue qualità tecniche, anche se inferiori al fratello, sono comunque buone e nessuno può metterlo sullo stesso piano di un Digao o di un Hugo Maradona. Il suo ingaggio ha sbloccato i residui dubbi del fratello, adesso può essere una carta vincente per renderlo più sereno durante gli allenamenti. Gigio è pur sempre un classe ’99 e trovare un volto familiare al suo fianco potrebbe giovare alla sua esplosione definitiva. Antonio ha svolto le visite mediche e si prepara a reindossare il rossonero. Per lui sarà un esordio con la prima squadra, visto che in rossonero aveva difeso i pali solamente nelle giovanili.
Chi invece non ha nulla a che fare con la famiglia dei due portieri, pur condividendone il cognome, è il terzo Donnarumma, Alfredo. Certamente l’attaccante non ha ricevuto le attenzioni mediatiche dei due fratelli. Ovviamente, visto che è il nuovo acquisto di una squadra appena retrocessa in Serie B. Ma il caso ha voluto che anche per lui fosse il gran giorno della presentazione con la maglia dell’Empoli. Arriva dalla Salernitana, dopo un campionato in chiaroscuro, ma ritrova Vivarini, suo ex allenatore nel Teramo delle meraviglie. Quel Teramo, per intendersi, che ottenne la promozione in B grazie ai suoi gol e a quelli di Lapadula. Per lui “Empoli è sempre stata la prima scelta”, ha detto nella prima conferenza stampa di rito. Per un Donnarumma che ha finalmente firmato dopo un lungo tiramolla, per un altro che è stato ingaggiato per “meriti familiari”, ce n’è uno che, forse, è il più soddisfatto di tutti.