Tanta, tantissima carne al fuoco in questa prima parte dell’estate.
First of all, il Gallo ha salutato il Colorado ed è partito alla volta della Città degli Angeli. Non potrà vantare la presenza di quello che è ancora il miglior playmaker della Lega, ovvero Chris Paul, andato nel frattempo a fare compagnia a James Harden in casa Houston.
Bene, ma non benissimo. Considerando che il gioco del Barba, mutando, gli ha quasi permesso di vincere l’MVP e di fare il colpaccio con i suoi Rockets, forse la scelta non è stata delle migliori. Nessuno vuole dire di no a CP3, ma in questo caso ci si poteva pensare un filo di più.
Per tornare a Gallinari, il suo contratto triennale sarà da 65 milioni di dollari, una cifra importante. Dovrà però dimostrare di essere un realizzatore vero e di sapersi adattare allo stile di gioco proposto da Doc Rivers. Ecco, il buon Doc. Nella prossima stagione non ci saranno Paul, Redick e Crawford. Non di certo tre giocatori qualunque.
Il vero botto di mercato, però, lo hanno fatto i Boston Celtics. Gordon Hayward era il tassello mancante all’interno di un roster già molto competitivo, ma pur sempre inferiore ai Cleveland Cavs, nonostante il primo posto conquistato ad est al termine della regular season. I conti, poi, si fanno in post-season.
Contrattone per l’ex Jazz: quadriennale da 128 milioni di dollari. Una parte prettamente materiale, quella relativa allo stipendio, e una a dir poco emozionale, ovvero la possibilità di essere allenato di nuovo da Brad Stevens, il suo coach all’università di Butler.
E mentre i Miami Heat tagliano, come presumibile, Chris Bosh, dall’altra parte degli Stati Uniti i Golden State Warriors firmano Nick Young con un annuale da 5.2 milioni. I campioni NBA hanno vinto più partite in 3 anni rispetto all’ex Lakers in tutta la sua carriera. Dato alquanto curioso.
Il Beli, ancora una volta, ha cambiato franchigia. Sarà questa la volta giusta per ritornare a fare la voce grossa o si tratterà di un modo più rapido per pianificare il ritorno in Europa?
Il futuro è tutto da scrivere e di colpi di scena ce ne saranno ancora parecchi.
Who’s next?