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Sognando Bernardeschi. Inter, da luglio si parte col mercato

Una plusvalenza più che utile sotto l’aspetto fairplay finanziario quella di Banega, però non basta: l’Inter ha bisogno di cedere ancora qualcosa, entro il 30 giugno, per poter reperire i 30 milioni necessari a rimettere le cose in regola. Andrà al Siviglia l’argentino, e chissà dove finirà Jovetić, che piace in Spagna, sì, ma anche in Italia, con il sondaggio di Monchi che pensa di portarlo a Roma per rimpolpare l’attacco giallorosso. Con Perišić che non sarà svenduto (al di sotto dei cinquanta milioni i nerazzurri non lo mollano) e Gabigol che non ha gradito Las Palmas ma pensa al Porto, seppur ora come ora gradisca ancora considerarsi un giocatore dell’Inter.

Un’Inter che come visto sta lavorando sulle cessioni e di conseguenza sulle entrate, con luglio che si avvicina, e luglio vuol dire via libera per un calciomercato che dovrà essere di primo livello. L’affare fatto con la Sampdoria per Škriniar apre scenari importanti, perché è un rinforzo che consente a Spalletti di poter ridisegnare la difesa a piacimento: ambidestro, solido, bravo nell’impostazione, insomma: primo tassello posizionato, in un mosaico che ancora è da completare. Intelligenti le mosse in ottica futura: Salcedo e Pellegri, entrambi classe 2001, presi a peso d’oro, con tanti complimenti al Genoa. Perché soprattutto in riferimento a Pellegri, è ovvio che il suo supervalore sia dato anche dal gol segnato nel giorno del Tottiday.

Con Bernardeschi, per esempio. Che ha voglia di cambiare aria ed è conteso da Inter e Juventus, così come Berardi, da sempre oggetto del desiderio della dirigenza nerazzurra ma sul quale, oggi, la concorrenza si è infoltita, vedere le insistenze della solita Vecchia Signora e quelle di una Roma che, con Di Francesco, lo accoglierebbe a braccia aperte. Si sta rivelando più complicato del previsto, poi, chiudere per Dalbert, con Zappacosta che nel frattempo è entrato nei piani di Ausilio e Sabatini, Lucas Lima che rimane un’ipotesi, seppur lontana, e Borja Valero che piace e per cui si tratta, con Corvino, con la Fiorentina che figuriamoci se tratta sul prezzo.

Il tutto, con un Consiglio di amministrazione che ha pianificato le strategie della prossima stagione, con un grande punto in comune: investire in Oriente, perché è da lì che arrivano i soldi ed è lì che girano, di questi tempi. Un cantiere, oggi, l’Inter, con una grande certezza: la voglia di tornare grande per davvero.